Non profit

la gratuità? conviene

Oltre 56mila volontari e 1.160 odv a Milano e provincia

di Redazione

Grazie al lavoro volontario la collettività meneghina risparmia 100 milioni l’anno. Cresce la forza lavoro I l volontariato milanese? Vivo e vegeto, grazie. Anzi: un’isola di eccellenza nel panorama italiano. Non è un’impressione, ma la realtà fotografata dalla seconda ricerca (la prima era del 2003) Il volontariato a Milano e provincia realizzata dal Ciessevi, che ha preso in esame le organizzazioni di volontariato (odv) iscritte al Registro regionale attive a Milano e in 188 comuni della provincia.
Al 31 dicembre 2006 in provincia di Milano avevano sede 1.162 odv iscritte al Registro, il 28% della regione, cui sono da aggiungere altre 67 realtà nazionali, presenti con svariate sedi e volontari. Un terzo degli enti ha sede a Milano; nell’hinterland ai primi tre posti per densità di enti sono Monza, Legnano e Abbiategrasso. Le organizzazioni milanesi sono abbastanza giovani (il 59,3% è nato dopo il 1991) e di dimensioni medio-piccole: il 47,8% ha meno di 20 volontari.
A tanti enti corrisponde un numero enorme di persone che partecipano alle decisioni: i soci ordinari con diritto di voto in Lombardia sono quasi 410mila. A Milano e provincia sono ben 56.838 i volontari attivi (donatori esclusi), ovvero 2 persone su 100 tra i 14 e i 70 anni. Sette volontari su 10 si impegnano fino a 6 ore la settimana; solo uno su 10 collabora per più di 10 ore. Sarà per l’età? Forse sì, perché i volontari milanesi sono maturi (la metà ha più di 54 anni), ma anche istruiti: il 20,4% è laureato e il 47% diplomato; tanto, se si considera che solo il 10,2% della popolazione milanese ha la laurea e il 29,6% il diploma.
Quanto alle risorse, gli introiti dichiarati dalle odv iscritte al Registro si attestano attorno ai 153,5 milioni di euro. La media del pollo? Il 53,6% delle organizzazioni ha entrate inferiori a 30mila euro l’anno; il 21,8% supera i 100mila, e se il 28,2% non riceve contributi pubblici e il 39,6% indica una prevalenza di entrate private, è pur vero che per il 27,9% il finanziamento pubblico è la fonte principale di reddito. Il 63,9% degli enti risparmia; il 23% invece è in rosso, il 12,3% in pareggio. La grande maggioranza delle odv interpellate (93,9%) conosce il Ciessevi; nel 2006, ben il 54,9% ha beneficiato dei servizi offerti (il 65,6% a Milano città). Il servizio più richiesto (dal 48,3%) è quello dell’informazione e consulenza, seguono progettazione (15,8%), formazione (10%), promozione (8,8%) e comunicazione (8,5%).
Ma quanto “pesa”, economicamente, il volontariato milanese? Ovvero, quanto risparmia la collettività potendo contare su operatori non retribuiti invece che su stipendiati? Come curiosità finale, il Ciessevi l’ha calcolato, e il risultato è stato di oltre 99 milioni di euro l’anno. Una ricchezza enorme, prodotta dall’esercito della gratuità.

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