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La Madonna di Kazan parte per Mosca e riapre il dialogo ecumenico

Gesto simbolico per riaprire il dialogo tra cattolici e ortodossi, bloccato sulla questione del proselitismo

di Sara De Carli

Il Papa riconsegna al Patriarcato di Mosca la ”Madonna di Kazan”, una antica e venerata icona ortodossa giunta fortunosamente in Vaticano e da anni nell’appartamento pontificio. Un gesto con cui il Papa vuole dire la propria volontà di dare vigore al dialogo ecumenico con Mosca, attualmente in fase di stallo. Il Papa infatti ha espresso ”il desiderio e il fermo proposito” di ”progredire” con gli ortodossi ”nel cammino di reciproca conoscenza e riconciliazione, per affrettare il giorno di quella unita’ piena dei credenti per la quale il Signore Gesu’ ha ardentemente pregato”. La prima fase della riconsegna e’ stata stamattina, attraverso una udienza generale ”anomala”. Il Papa infatti e’ tornato appositamente da Castel Gandolfo per presiedere, in Aula Paolo VI, prima della consueta udienza del mercoledi, una ”celebrazione della Parola”. In questa occasione il Papa ha affidato l’icona a una delegazione vaticana che partirà domani per Mosca, dove consegnerà l’icona al Patriarca ortodosso. La delegazione è presieduta dal cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l’Unita’ dei Cristiani, e vede tra i suoi membri anche Enzo Bianchi, ”priore” e fondatore della Comunita’ di Bose, che da anni intesse un dialogo ecumenico con gli ortodossi russi, e Andrea Riccardi, fondatore della Comunita’ di S. Egidio. Nell’omelia, Giovanni Paolo II ha ripercorso il ”viaggio” dell’immagine della Madonna, per lungo tempo collocata presso il Santuario di Fatima, in Portogallo, e giunta piu’ di dieci anni fa nella casa del Papa. ”Fin dall’inizio”, ha aggiunto il Papa, ”ho desiderato che questa santa Icona facesse ritorno sul suolo della Russia, dove – secondo attendibili testimonianze storiche – e’ stata per lunghissimi anni oggetto di profonda venerazione da parte di intere generazioni di fedeli. Intorno all’Icona della Madre di Dio di Kazan’ si e’ sviluppata la storia di quel grande popolo”. Dopo l’omelia, e’ stata letta anche una speciale preghiera in lingua russa, composta per l’occasione da Giovanni Paolo II. ”O benedetta tra tutte le donne, venerando la tua Icona in questa Citta’ segnata dal sangue degli Apostoli Pietro e Paolo, il Vescovo di Roma si unisce spiritualmente al suo Fratello nel ministero episcopale, che presiede quale Patriarca alla Chiesa ortodossa russa. E Ti chiede, Madre Santa, di intercedere affinche’ si affretti il tempo della piena unita’ tra l’Oriente e l’Occidente, della piena comunione tra tutti i cristiani”.


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