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La monarchia rispolverata a passo di danza

di Redazione

Buio. A Goito, vicino a Mantova, luogo di una famosa battaglia, c’è stato un duplice omicidio. Padre e madre settantenni sono stati uccisi dalla figlia maggiore, di 42 anni. Un coltello nel petto durante il sonno. Perché? Perché si occupavano troppo dell’altra sorella, 41 anni, disabile e non autosufficiente fin dalla nascita. Gelosia? Depressione? Quello che angoscia è il presente. Le due sorelle che restano non potranno certo più aiutarsi e se l’assassina finirà in prigione, la meno fortunata, cerebrolesa dalla nascita, rischia di restare molto sola, sbattuta di qua e di là. Pare che i litigi siano iniziati per un’idea fissa della sorella maggiore che voleva curare l’altra con le erbe e non con la fisioterapia e la piscina, come volevano i genitori. Ora, dopo l’ultimo accesso di rabbia, non è rimasto niente e un buio nel futuro.
Partita. Vi sembrerò fissato ma a me questa storia dei cani che si aggirano in branco per il Sud Italia mi fa impazzire. Come sempre, poi, le tragedie da noi diventano farsa ed ecco comparire un cane in campo domenica 22 durante Lecce-Atalanta. Partita sospesa, immagini prolungate dell’animale che trotterella sulla linea dell’out. Cartolina straordinaria di un Paese con tratti surreali, un po’ alla Buñuel. Le cronache di Ragusa invece non fanno affatto ridere. Sono sconfortanti: adesso c’è anche un rischio per gli animalisti scesi in campo per difendere la razza canina. Capita così che i diritti della specie animale più amata dagli italiani vengano messi violentemente in discussione. E i loro difensori corrano dei rischi anche fisici: Una lotta assurda.
Voto. Allora, alla fine il principe Emanuele Filiberto di Savoia è stato votato dagli italiani. La monarchia risorge sotto specie democratica ed elettorale. Torna alla mente Il Gattopardo sul plebiscito che segnò l’inizio della nazione italiana. «Principe, ma io avevo votato no!», eppure è stato un voto unanime. A «Ballando con le stelle» su Raiuno vince questo Principe, e sono solo malelingue coloro che dall’inizio lo avevano previsto. Per una volta il merito sposa il sangue blu.
Novità. Ci sono due nuovi rumeni che hanno confessato lo stupro della Caffarella, lo hanno detto in una nuova conferenza stampa alla Questura di Roma. I primi due accusati hanno lasciato il carcere e andranno a parlare della loro innocenza in televisione. Tutto risolto. Le cose sono tornate al loro posto. Mentre è emerso che lo stupro di Capodanno era più complicato di quanto detto in un primo tempo, e forse non è stato neanche stupro.

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