Non profit

La nuova riabilitazione

di Redazione

Anffas ha sottolineato come prima di tutto si debba procedere al superamento del modello medico verso il modello bio-psico-sociale.
Per Anffas l’area di principale emergenza e quindi di priorità su cui occorre intervenire è quella della diagnosi precoce e certa. In seconda battuta ha sottolineato come gli attuali strumenti valutativi non siano sensibili a rilevare i bisogni abilitativi e riabilitativi delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, per cui occorre adottare le nuove classificazioni dell’Oms.
Infine ha sottolineato come l’intervento abilitativo-riabilitativo, se punta – come dovrebbe – all’inclusione, oltre che focalizzarsi sulla persona, deve proiettarsi soprattutto nel contesto in cui la stessa vive. La riabilitazione, pertanto, può e deve attuarsi il più possibile dove la persona vive e non all’interno di strutture specialistiche.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.