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La ricerca che racconta un’Europa in ginocchio di fronte ai profughi

Il Focus on di Piattaforma Infanzia sancisce il fallimento di una politica che si è rilevata, fino ad oggi, assolutamente inefficiente e precaria. Dalle direttrici principali ai regolamenti, passando per gli strumenti legislativi e il sistema d’accoglienza, uno studio a 360 gradi sulle falle dell’Ue

di Ivano Abbruzzi

L’Unione Europea è sempre più inerme di fronte a migliaia di profughi che si stanno riversando entro i suoi confini come conseguenza, in primis, della crisi siriana e dell’instabilità economica e politica del continente africano. Un milione e trecentomila profughi arrivati nel solo 2015, di cui quasi quattrocentomila minori, che rischiano di sgretolare un’Unione che, almeno sulla carta, sarebbe fondata su principi di solidarietà e interesse comune. Un esodo inarrestabile che continua nei primi mesi del 2016, con arrivi sestuplicati rispetto ai numeri già record registrati lo scorso anno.

È questo il tema che affronta il nuovo Focus On “In cerca di asilo: il grande esodo che mette in ginocchio l’Europa” appena pubblicato da Piattaforma Infanzia.

Partendo da un’analisi dei dati statistici dell’ultimo quinquennio, il paper analizza le direttrici principali della politica europea con la sua base, il regolamento di Dublino III, e la principale misura di contrasto della crisi, ovvero la politica di ricollocamento all’interno dei Paesi Ue dei richiedenti asilo sbarcati in Grecia e Italia.

La ricerca evidenzia poi lo squilibrio politico del Regolamento che non tiene conto di bisogni e volontà di chi arriva, oltre a mettere una pressione eccessiva sui Paesi che per motivi geografici sono più esposti all’afflusso massiccio di persone provenienti da zone di conflitto. E sancisce il fallimento di una politica di ricollocamento che, nonostante i buoni propositi, si è rilevata, fino ad oggi, assolutamente inefficiente e precaria con poche centinaia di persone ricollocate su una pianificazione biennale di 160mila.

In tema di asilo, il Focus On esamina i principali strumenti legislativi tanto a livello europeo quanto internazionale, con particolare interesse alle misure specificamente pensate per i minori. In questo ambito, offre una disamina dettagliata del Dipartimento legale dell’OIM, Organizzazione internazionale per le migrazioni, da sempre fortemente impegnata a offrire supporto ai governi nazionali nella gestione dell’emergenza.

In ultimo, lo studio affronta il tema dell’accoglienza dei minori a livello europeo presentando i sistemi di due Paesi, l’Olanda e l’Italia. Il primo, con una gestione centralizzata della problematica e una politica di affido familiare portata avanti dall’organizzazione Nidos che ha permesso l’integrazione reale di migliaia di ragazzi negli ultimi venti anni. Il secondo, l’Italia, che con l’introduzione del sistema SPRAR (Servizio di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) ha compiuto notevoli passi avanti rispetto al recente passato nonostante la permanenza di canali emergenziali che generano criticità irrisolte. In un quadro generale molto variegato, ci sono diverse esperienze che offrono servizi e opportunità tesi ad accompagnare in maniera continuativa il percorso di coloro che rimangono sul territorio italiano.

Ivano Abbruzzi è presidente Fondazione L’Albero della Vita

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