Cultura
La solidarietà gira in curva
Venezia, Genoa e Perugia: il volto bello dellultras.
di Redazione
Se è vero che il sistema calcio è sull?orlo della bancarotta, a Venezia hanno fatto un piccolo miracolo. Ovviamente non stiamo parlando dell?ex società di Zamparini, presidente onnivoro tanto spaventato dalla crisi da lasciare la Laguna per trasferire a Palermo armi, bagagli, squadra e allenatore, ma dei ragazzi della curva: gli Ultras Unione. In pochi mesi, attraverso l?associazione ?Noi Ultras? hanno raccolto 30mila euro. Ma, invece di versarli sul conto corrente di qualche miliardario fuoriclasse, li hanno spediti in Chiapas a Guadalupe Tepeyac, villaggio zapatista, per dare alla luce ?El Estadio del Bae?, “attorno al quale”, racconta Franz, portavoce dei curvaioli veneziani, “sorgeranno un?area per il mercato, un parco giochi per i bambini, alcune aule scolastiche, una falegnameria e un depuratore per acqua potabile”. Ma il pallone solidale non rimbalza solo sul prato del Penzo. A Perugia i ragazzi della curva, riuniti nell?associazione Afrogrifo, hanno chiuso la bocca a tutti gli spettatori che fischiavano i giocatori di colore: “negli ultimi due anni abbiamo tappezzato la città di volantini contro gli ululati rivolti ai neri. Mostravano una scimmia con in basso la scritta: ?A forza di farci ci diventi?”. Sul podio del tifo sociale sale anche Genova, sponda rossoblù. Qui il timone della solidarietà lo gestisce il gruppo ultras Figgi do Zena. In Riviera i tifosi hanno affidato a un?associazione (Agar, associazione genoani anti razzista), la gestione dei progetti. Davide, portuale, ne è il portavoce: “Siamo un gruppo antirazzista, nei fine settimana seguiamo la squadra insieme a tantissimi ultras senegalesi e tunisini e dal lunedì al venerdì ci battiamo contro il razzismo e lo sfruttamento dei minori”. I Figgi do Zena hanno, fra le molte iniziative, partecipato alla campagna di Manitese per i palloni solidali e hanno in cantiere una poderosa iniziativa contro la Bossi-Fini, “una legge odiosa e razzista”, chiosa Davide.
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