Non profit

La storia si ripete: per la cooperazione è sempre tempo di tagli

di Redazione

Sono stati evidentemente considerati pochi…
…i tagli di 411 milioni alla cooperazione allo sviluppo contenuti nell’ultima Finanziaria. Quella riduzione infatti ha già portato il settore dell’Aiuto pubblico allo sviluppo a livelli mai così bassi, pari allo 0,09% del Pil, distante anni luce dallo 0,51% da centrare entro il 2010 secondo gli accordi siglati in sede di Unione Europea, e ancor di più lontano dall’oramai chimerico obiettivo dello 0,7% (entro il 2015) fissato dagli Obiettivi del Millennio Onu sottoscritti dall’Italia nel 2000. Ma non è bastato: il decreto legge 209 del 30 dicembre 2008, noto ai più come «Decreto sulle missioni all’estero» aumenta di molto le risorse per le attività dei militari mentre azzera gli stanziamenti per le attività di cooperazione civile, tra cui gli interventi delle ong a favore delle popolazioni locali, come denunciano a Scooperation Nino Sergi di Intersos (che ha scritto una lettera di protesta ai ministri di Esteri e Difesa) e Marco De Ponte di ActionAid. Il decreto penalizza pesantemente il ministero degli Esteri a favore di quello della Difesa che nel primo semestre 2009 avrà a disposizione fondi che, nel 2008, coprivano l’intero anno. Un addio senza se e senza ma agli oltre cento milioni che nel decreto legge precedente garantivano gli stanziamenti alle attività di cooperazione civile. Per chi ce li ha, c’è da mettersi le mani nei capelli.

Su indicazione del ministro degli Esteri…
…Franco Frattini, la Farnesina ha disposto interventi umanitari nella Striscia di Gaza per un totale di 650mila euro. Il pacchetto di aiuti italiano comprende 250mila euro al Programma alimentare mondiale, con l’obiettivo di supportare un programma di emergenza per la distribuzione di cibo ai pazienti degli ospedali di Gaza, 100mila euro al consolato generale di Gerusalemme per l’acquisto di medicine e attrezzature di pronto intervento da distribuire a Gaza principalmente attraverso l’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, e 300mila euro alla Ficross, la Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezza Luna Rossa a sostegno degli ospedali Al-Quds (a Gaza) e di Al-Amal (a Khan Yuonis). Bravo Frattini, questa è la faccia migliore dell’Italia, anche se si tratta di una goccia nel mare di necessità umanitarie che oggi sconvolgono quelle terre.

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