Welfare
L’abitare condiviso si mette in mostra
Arriva in Italia da Berlino il primo evento sullo sharing housing. Ed è già un successo. Alessandro Maggioni, presidente di Federabitazione: «Per noi questa è un'occasione per innovare, tornando alle notre radici»
di Redazione

Una fiera-evento dove incontrarsi per esplorare e far nascere nuovi modi di abitare. In una parola Experimentdays, ovvero la Fiera dell’abitare collaborativo. Che l’11 e il 12 ottobre animerà gli spazi di Barra A in via Ampere a Milano e sarà circondata da una serie di eventi culturali spalmati nelle prossime settimane.
Un evento unico nel suo genere che mira a mettere in vetrina le più innovative pratiche dell’housing partecipativo, inclusivo e innovativo. Il format arriva da Berlino dove l’associazione Id22 organizza un evento simile che quest’anno celebrerà l’undicesima edizione. E proprio nella capitale tedesca ha completato il suo dottorato di ricerca per conto del Politecnico di Milano Liat Rogel presidente dell’associazione Housinglab, a cui si deve l’ideazione del format italiano. Gli espositori (suddivisi i tre fasce: startupper, professionisti/architetti e aziende/costruttori) saranno oltre una ventina, «all’inizio temevamo di far fatica a raggiungere questa soglia, invece una volta messo online il sito sono stati loro a contattarci, noi stessi siamo rimasti sorpresi dell’attenzione che abbiamo suscitato. Avevamo previsto circa mille persone, ora possiamo già dire che saranno molte di più», annuncia Rogel.
Gli obiettivi? Essenzialmente quattro: diffondere nuove soluzioni e mostrare esempi di eccellenza nel campo dell’abitare collaborativo; far nascere strumenti per la facilitazione e l’implementazione di tali forme; mostrare le diversità delle abitazioni collaborative e permettere l’esplorazione di nuovi modelli; creare reti tra attori nel settore pubblico e privato. «Nell’era della sharing economy, vogliamo mettere a disposizione uno strumento per declinare questi principi nel modo di vivere le nostre case e le nostre comunità condominiali». E i costi? «Dal punto dei vista dei costruttori e dell’architettura, le abitazioni predisposte alla condivisione di spazi e tempi, non richiedono investimenti particolari, direi che a livello di prezzi siamo in linea col mercato, ma con a disposizione molti più servizi per gli abitanti», chiosa Rogel.
A proposito di costruttori. Experimentdays è sostenuta da Federabitazione. Una scelta che il presidente nazionale Alessandro Maggioni spiega così: «È un’occasione per posizionarci su un’idea dell’abitare molto innovativa, ma anche più vicina alla filosofia da cui sono nate e si sono sviluppare le nostre coop»
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