Welfare

Lampedusa, il piano Maroni

Trasformare il Centro accoglienza in Centro espulsioni. Ma il sindaco dice: basta campi sulla nostra isola

di Redazione

«Il 2009 sarà l’anno della fine degli sbarchi di clandestini a Lampedusa»: il ministro dell’ Interno Roberto Maroni lo assicurato davanti alla platea del congresso provinciale della Lega Nord di Varese. E dopo le notizie di nuovi sbarchi nell’isola ha anche confermato che chi arriva a Lampedusa resteraà a Lampedusa e non sarà trasferito in altri centri d’Italia anche se ormai la capienza e’ stata superata. Intanto dopo lo sbarco di altri 500 disperati, 300 recuperati dalla nave ‘Spica’ della Marina Militare a 60 miglia dalla costa e 200 sbarcati direttamente sulle spiagge il  Centro di prima accoglienza accoglie ora1.500 calndestini poco meno del doppio di quelli che può contenere la struttura. Per loro, però, sarà dura andare oltre i confini dell’isola, dove quest’anno sono sbarcati quasi 37mila clandestini, il 75% in più dell’anno scorso. D’ora in avanti i clandestini che arrivano sull’isola – ad eccezione dei minori e dei richiedenti asilo – saranno rimpatriati direttamente, senza essere prima trasferiti in altri centri perché l’obiettivo è quello di chiudere nel 2009 l’emergenza sbarchi. «C’é una regia precisa dietro questi sbarchi»,  ha detto il titolare del Viminale ieri. «il racket che li gestisce fa partire le carrette del mare in modo da riempire il centro di Lampedusa così che i clandestini vengono smistati in altre strutture in Italia da dove poi possono far perdere le proprie tracce». Per Maroni la soluzione è che «tutti quelli che sono arrivati a Lampedusa e arriveranno in futuro rimarranno sull’isola, dove saranno identificati e rimpatriati nel giro di poche settimane. Entro la fine di febbraio gli ospiti del centro saranno tutti rimpatriati». Per raggiungere l’obiettivo di fermare gli sbarchi, però, molto dipende dalla Libia, che ancora non ha dato applicazione agli accordi raggiunti nell’agosto scorso: l’Italia e Lampedusa in particolare si confermano il principale ‘porto’ d’arrivo per chi vuole raggiungere l’Europa: secondo l’Unhcr, su oltre 67mila persone giunte via mare nel 2008, circa 36.000 sono sbarcate in Italia.

E c’è da registrare anche la presa di posizione molto ferma del sindaco di Lampedusa Dino De Rubeis che contesta e contrattacca: «Da temporaneo Centro accoglienza ci vuole trasformare in Centro espulsioni. Lasciando poi gli immigrati qui perché non saprà dove espellerli. È la buffonata di Maroni che a Varese cerca gli applausi dei nordisti annunciando “nuove strutture” a Lampedusa. Quindi, un nuovo centro per i clandestini nell’isola. Non glielo consentiremo».

Intanto questa mattina gruppo di immigrati clandestini tunisini, ospite del Centro d’accoglienza di Lampedusa, ha iniziato lo sciopero della fame per protestare contro l’annunciata decisione del rimpatrio di tutti i clandestini che si trovano nella struttura, ad eccezione di coloro i quali sono nelle condizioni di potere ottenere asilo politico. Gia’ ieri mattina il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, aveva parlato di eventuali rischi di ordine pubblico all’interno del Cpa. Al momento sono oltre mille gli extracomunitari ospiti del Centro d’accoglienza. Cento minorenni sono stati trasferiti ieri mattina in altre strutture.

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