Mondo
L’appello di Amnesty al governo italiano
L'appello relativo alla cooperazione con la Libia. Proiezioni di "Mare chiuso" per la campagna Mai più respinti
di Redazione
Un appello al governo italiano relativo alla cooperazione con la Libia in materia di controllo dell’immigrazione. È questa una delle iniziative di Amnesty international per la Giornata mondiale del rifugiato.
L’organizzazione per i diritti umani è preoccupata per la ripresa della cooperazione bilaterale tra Italia e Libia, sulla base dell’accordo firmato il 3 aprile a Tripoli dai ministri dell’Interno dei due paesi, il cui contenuto è stato reso noto dal quotidiano “La Stampa” due giorni fa, seppure Amnesty International ne chiedesse il testo al Viminale da oltre due mesi.
L’accordo del 3 aprile è stato sottoscritto nonostante le numerose denunce sulle violazioni in Libia dei diritti umani di migranti, rifugiati e richiedenti asilo e l’assenza in quel paese di meccanismi per determinare lo status di rifugiato.
Nel suo appello Amnesty International «sollecita il governo italiano a garantire che la cooperazione bilaterale con la Libia in materia di controllo dell’immigrazione non causi, direttamente o indirettamente, violazioni dei diritti umani di migranti, richiedenti asilo e rifugiati e non ne tragga beneficio. A tal fine», si legge in una nota dell’organizzazione «Amnesty International chiede al governo italiano di mettere da parte ogni accordo esistente con la Libia in tema di controllo dell’immigrazione e di avviare negoziati su futuri accordi del genere solo quando la Libia avrà dimostrato di rispettare e proteggere i diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati e avrà introdotto procedure adeguate per esaminare e riconoscere le richieste di protezione internazionale, tra le quali l’asilo».
Amnesty International sollecita infine il governo italiano a rendere pubblico ogni accordo in materia di controllo dell’immigrazione, con la Libia o con qualsiasi altro paese.
Oggi, inoltre sono i programma oltre 100 proiezioni in contemporanea del documentario “Mare chiuso” di Andrea Segre e Stefano Liberti. L’evento è organizzato nell’ambito della campagna “Mai più respinti!”, promossa da ZaLab con la collaborazione di Open Society Foundations e Amnesty International Italia.
L’elenco delle proiezioni è disponibile a questo link
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