Famiglia
L’associazione genitori contro i videogiochi horror
L'Age contesta la vendita di Rule of Rose, videogioco giapponese basato sulla storia di una bambina maltrattata dalle compagne di scuola
di Redazione
L?Associazione italiana genitori esprime preoccupazione per l?annunciata diffusione in Italia del videogioco ?Rule of Rose? per i contenuti sadici e violenti della storia, del tutto inadatta alla fruizione di minori. Il videogame di produzione giapponese, mette in scena la storia di una bambina costretta a subire ogni genere di sevizie di natura fisica e psicosessuale da parte di alcune compagne di scuola. Jennifer finisce seppellita viva e le immagini ambientate all?interno della bara sono rappresentate con dovizia di particolari e dettagli che turbano il giocatore (anche adulto).
?Rule of Rose? è figlio dell?ultima generazione della grafica computerizzata e la sua visione è quindi particolarmente coinvolgente. Per quanto vietato ai minori di 16 anni, il videogame una volta entrato in casa può finire tra le mani di un bambino che ne sarebbe certamente scioccato. Tale è la violenza di questo ultimo prodotto del filone horror ( alcuni esempi: Grand Theft Auto ha venduto 30 milioni di copie, per non dimenticare Mafia e Jakuza, o Canis edit canem, cioè cane mangia cane, ecc ) che la stessa casa produttrice, la ?Sony Computer Enterteinement?, si è dissociata dalla sua distribuzione in Europa . L?affare è stato raccolto da un’altra casa la ?505 Games? che firma il prodotto.
Questo gioco si inserisce dunque nel filone dei videogame basati sull?orrore, la violenza e il sadismo.
La nostra associazione ha sempre sostenuto che occorre maggiore attenzione al rapporto adolescenti e media perché per un bambino o per un adolescente è difficile distinguere il reale dal virtuale specialmente se si tratta di videogiochi, oggi realizzati con una tecnica ed una grafica sempre più sofisticate. Non dobbiamo dimenticare che se il bambino non è sorvegliato e guidato l?insegnamento che può ricevere è un istigazione alla malvagità ed alla violenza, come l?eroe del gioco che è generalmente indistruttibile ed invincibile. Per cui si raccomanda ai genitori di vigilare sull?acquisto dei videogiochi dei loro figli e regolamentarne l?uso come limitare il tempo di durata al videogioco e giocare qualche volta insieme facendo diventare il divertimento un momento evolutivo e persino educativo.
Nello stesso tempo si invitano le istituzioni interessate ad introdurre un?adeguata disciplina che detti regole precise per la vendita di videogiochi ai minori.
Il genitore ha il diritto di essere salvaguardato nell?acquisto di questi giochi e per questo diventa sempre più necessaria la realizzazione di un codice unico e comunitario che dia regole precise da seguire a tutti i paesi europei e a livello nazionale la nomina di un?autority che vigili sui contenuti e detti regole per la loro vendita ai minorenni, mettendo al bando tutti i prodotti considerati pericolosi.
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