La Commissione Affari sociali della Camera ha ripreso ieri l’esame del testo su Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento. È stato esaminato l’articolo 4. Bocciati gli emendamenti che proponevano impegnatività delle Dat, che non limitano temporalmente la loro validità e che consentono di consegnare le DAT anche a un soggetto diverso dal medico di medicina generale.
Il relatore Di Virgilio ha chiarito che «destinatario dell’atto scritto è il medico di medicina generale che è un medico di libera scelta, di fiducia. Il termine di cinque anni previsto dal testo costituisce un punto di riferimento teso a responsabilizzare il cittadino e a fornire un’adeguata garanzia rispetto al progresso scientifico e alle possibilità di cura».
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.