La settimana parlamentare

Le due facce del ddl sull’ingresso in Italia dei lavoratori stranieri

Un testo di legge particolarmente discusso in Parlamento che presenta da un lato una semplificazione nella gestione degli ingressi di lavoratori stranieri regolari, e dall'altro interventi di contrasto ai nuovi arrivi con un approccio securitario, inutile e dispendioso

di Edoardo Patriarca

Mentre i senatori  lavoreranno nelle Commissioni, la Camera si riunirà in plenaria per votare il ddl 2088​  di conversione in legge del decreto-legge n. 145 del 2024, recante “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”.

Un testo di legge particolarmente discusso in Parlamento tra le forze politiche e nelle numerose audizioni di queste settimane di esperti, delle rappresentanze sociali e  datoriali, e delle associazioni di Terzo settore. 

Il testo, se così si può dire, presenta due facce: una di semplificazione nella gestione degli ingressi di lavoratori stranieri regolari con alcune scelte anche condivisibili;  e l’altra,  di contrasto ai nuovi arrivi con un approccio  securitario, a mio parere inutile e dispendioso.

Vediamo gli elementi di positività. È prevista un’accelerazione delle procedure attraverso la digitalizzazione di alcune fasi del procedimento amministrativo. Il  ddl prevede  click day  differenziati a seconda dei settori e non per Regioni come si era ipotizzato inizialmente; rafforza i controlli sulle aziende prevedendo una precompilazione delle domande prima dei click day  per sottoporre a verifica il datore di lavoro richiedente; saranno sanzionati gli imprenditori che nel triennio precedente hanno attivato la  procedura di richiesta per   lavoratori stranieri senza poi sottoscrivere veri contratti.  Il lavoratore straniero stagionale potrà prolungare la propria permanenza per la ricerca di un nuovo impiego entro 60 giorni dalla scadenza dell’ultimo contratto.  Aumenta in via sperimentale   la quota di badanti  per il 2025,  10mila unità lavorative in più, assieme ai 165 mila nuovi ingressi.  Il disegno di legge  introduce uno speciale permesso di soggiorno di sei mesi per i lavoratori stranieri riconosciuti vittime di caporalato e un sistema di protezione aggiuntivo per chi denuncia casi di sfruttamento o collabora attivamente nelle attività di accertamento.

Passiamo ora ai dati di criticità. Il primo è che il  numero di ingressi  previsto  è insufficiente a far fronte alle richieste del mondo  del lavoro che ne chiede tre volte  di più. Il testo non modifica il punto più problematico della gestione dell’entrata di lavoratori del nostro paese, e cioè il non far incontrare la domanda con l’offerta. Non  si  prevede neppure la possibilità di convertire un permesso di protezione speciale o una richiesta di asilo in un permesso per lavoro. E torniamo di nuovo al punto di partenza di sempre: se non si modifica la legge Bossi Fini non avremo mai ingressi regolari e si continuerà ad arrivare  in Italia con i barconi  gestiti dalle mafie di trafficanti. Una legge che ha fallito gli obiettivi che si  proponeva:  invece che un mercato  del lavoro legale e ben governato se ne è  creato uno  irregolare  e sfruttato. Parliamo di almeno  500mila lavoratori per i quali, con un po’ di onestà e per giustizia, si dovrebbe prevedere la possibilità di una regolarizzazione fatta con tempi e procedure certe.

Continuiamo con le criticità. Sono  previste modifiche normative alla disciplina in materia di soccorso navale  volte a regolare le attività tutti gli aeromobili privati per la ricerca e il soccorso dei migranti in mare che dovranno riferire alle istituzioni competenti e non più alle navi  di riferimento. E attenersi  alle indicazioni se non vogliono  incorrere in multe  fino a 10mila € . Decreto flussi, le norme per l’ingresso regolare di lavoratori stranieri: ma le ong che c’entrano?

Non solo. Una norma permetterà alla Guardia costiera e hai questori di visionare i cellulari  degli stranieri senza documenti per identificarli. Chicca finale: è prevista la revoca della cosiddetta protezione speciale qualora sussistano fondati motivi per ritenere un  cittadino straniero un pericolo per la sicurezza dello Stato. 

Una conclusione la possiamo trarre: le modifiche alla disciplina  dell’ingresso per lavoro in Italia non bastano, sono palliativi e poco più.  Servirebbe una riforma d’insieme superando l’approccio tutto incentrato  sull’ordine pubblico e sulla repressione. Serve una riforma di insieme che superi la legge Bossi Fini e offra la possibilità di un incontro effettivo  tra domanda e offerta. Nessun imprenditore  assume una persona  senza prima conoscerla, senza un colloquio preliminare o  una valutazione delle competenze richieste.    La  legge Bossi Fini  non lo permette,  la procedura è una procedura impossibile.

E qui  misuriamo la distanza tra una politica di bandiera e la realtà concreta del Paese: un Paese che si sta “disabitando” ( altro che invasione!) e un sistema produttivo e dei servizi di  welfare   alla ricerca disperata di lavoratori. Sarà possibile aprire una discussione seria sulle politiche migratorie? 

Di seguito i disegni di legge suddivisi per ambiti,  inscritti nelle convocazioni delle Commissioni di questa  settimana.

Lavoro
ddl  107-B​ Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti. 
ddl 2067​ , ddl 142​ , ddl 1000​ e ddl 1505 Disposizioni per favorire la riduzione dell’orario di lavoro.  ​ 
ddl 153​-202​-844​-1104​-1128​-1395-A​ Disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche.
ddl 1146  Intelligenza artificiale.  
ddl 1264  Disposizioni in materia di lavoro, approvato dalla Camera dei deputati.
ddl 1101 Sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali

Europa e Internazionale
ddl 2100​ Ratifica ed esecuzione della Convenzione sull’istituzione dell’organizzazione governativa internazionale GCAP, fatta a Tokyo il 14 dicembre 2023.
ddl 2049​ Governo, approvato dal Senato,  Modifiche alla legge 21 luglio 2016, n. 145, recante disposizioni concernenti la partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali.  
Doc. LXXXVI, n. 2 Relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nell’anno 2024.

Territorio e Ambiente
ddl  1632​-589​-647-A​  Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità.
Atto n. 187 Schema  di decreto legislativo recante disciplina in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.  
ddl 30​  Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni per l’integrazione e l’armonizzazione della disciplina in materia di reati contro gli animali.
ddl 294210281122 e 1131  Rigenerazione urbana.
ddl 948 e ddl 1084 Modifiche alla legge quadro sulle aree protette.
ddl 1054, 276 e 396-A  Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane. ddl 1003  Vincolo paesaggistico per i comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti.

Salute e sanità 
ddl 741​ e ddl 1509 Disposizioni per la prevenzione e la cura dell’obesità.
ddl 483 Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative.
ddl 623  Celiachia. 
ddl 898 Disposizioni per la tutela delle persone affette da epilessia. 
ddl 990 Disturbi del comportamento alimentare. 
ddl 1043 Norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
ddl 1241 Prestazioni sanitarie. 
ddl 1175 Assistenza sanitaria persone senza dimora, approvato dalla Camera dei deputati.
ddl 65104124570-1083 Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita.

Cultura
ddl 1979 Disposizioni per la promozione delle manifestazioni in abiti storici e delle rievocazioni storiche.
ddl 413  Produzione e vendita del pane. 
ddl 507  Sulla promozione della memoria dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia. 
ddl 568  Promozione e tutela della danza. 
ddl 939  Valorizzazione delle abbazie e degli insediamenti benedettini medievali.
ddl 970  Regolamentazione delle competizioni videoludiche.
ddl 279 e ddl 503  Sostegno alle associazioni musicali amatoriali.
ddl 1257  Riforma della RAI.

Sociale e Terzo Settore
ddl 114 , 159 , 307 , 344 , 443 , 998 , 1426 , 1461 , 1507 , 1682 , 1690  e 2007 Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di assistenza e di cura svolta dal caregiver familiare. 
ddl 972  Misure per sensibilizzare i consumatori all’adozione di condotte virtuose orientate alla riduzione dello spreco alimentare.
ddl 1049  Proposta per la promozione di progetti a impatto sociale sul territorio.

Affari istituzionali 
ddl 1236  Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, approvato dalla Camera dei deputati.
ddl 787 Esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella di residenza,  approvato dalla Camera dei deputati. 
ddl 57, ddl 203, ddl 313, ddl 367, ddl 417, ddl 443, ddl 459, ddl 490 e ddl 556  Disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci.
ddl 1086  Codice della strada, approvato dalla Camera dei deputati.

Infanzia e Istruzione
ddl 404  Sottrazione o trattenimento anche all’estero di persone minori o incapaci.
ddl 314  Compartecipazione Stato spese per minori in comunità o istituti.
ddl 492  Scuole dell’infanzia a indirizzo musicale. 
ddl 1136  Disposizioni per la tutela dei minori nella dimensione digitale.
ddl 180 e ddl 1041  Alunni con alto potenziale cognitivo. ddl n. 28  Fondo per il sostegno e la comunità educante.

Credit foto Pixabay

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.