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Le insidie della Fase 2 e gli obiettivi all’orizzonte. Il punto di Marco Ranieri

«Senza il lockdown sarebbe stata una ecatombe, ma la strada è tutta ancora in salita». L'analisi dell'ordinario di anestesiologia e rianimazione all’università Alma Mater di Bologna nominato coordinatore delle terapie intensive dell’Emilia Romagna e della Puglia

di Antonio Antonelli

Il prof Marco Ranieri, ordinario di anestesiologia e rianimazione all’università Alma Mater di Bologna ci fornisce un punto di vista unico sulla pandemia da Covid 19, essendo stato nominato coordinatore delle terapie intensive dell’Emilia Romagna e della Puglia. Ci racconta quello che è accaduto nei giorni in cui il virus sembrava inarrestabile ma anche quello sarebbe potuto accadere se avessimo fatto scelte diverse. Ci spiega anche perché l’epidemia non è esplosa al sud, partendo dal caso Puglia, e cosa ci dovremo aspettare nei prossimi mesi.

Ranieri prosegue la sua analisi del fenomeno Covid 19. Ci esprime i suoi dubbi sulla possibilità di riuscire ad usare la plasmaferesi, la cura col sangue dei guariti portata avanti anche dal dottor De Donno a Mantova. Quindi passiamo a parlare della gestione dell’emergenza che ritiene dal suo punto di vista miracolosa anche se, da scienziato, ci tiene a notare come di questo virus ne sappiamo ancora troppo poco e non abbiamo una casistica sufficiente per orientarci nelle scelte. Infine esprime la fatica per l’impegno di questi mesi ma anche la sofferenza per aver dovuto “fare cose” che mai avrebbe immaginato di poter compiere.


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