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Le ministre Roccella e Calderone: «La Child Guarantee non è a rischio»

«Teniamo a rassicurare sul fatto che non vi è alcun rischio relativo ai finanziamenti europei per il progetto, per il quale siamo perfettamente in linea con gli step previsti. Al più presto verrà designata la nuova figura di coordinamento», scrivono in una nota congiunta le ministre Roccella e Calderone dopo le dimissioni di Anna Maria Serafini, coordinatrice italiana per la Child Guarantee. Ma se gli step sono stati fatti, vengano resi pubblici

di Sara De Carli

«Teniamo a rassicurare sul fatto che non vi è alcun rischio relativo ai finanziamenti europei per il progetto, per il quale siamo perfettamente in linea con gli step previsti. Al più presto verrà designata la nuova figura di coordinamento. E soprattutto sottolineiamo che la grande attenzione del governo per il problema della povertà infantile, prima che nelle intenzioni è nei fatti»: così una nota congiunta delle ministre Marina Calderone (Lavoro) ed Eugenia Roccella (Famiglia) dopo le dimissioni della coordinatrice della Child Guarantee per l’Italia, Anna Maria Serafini.

«Ci dispiace per le dimissioni della dottoressa Serafini, che ringraziamo per il suo lavoro», dicono le ministre. A sostegno dell’attenzione del Governo verso la povertà infantile citano «l’aumento dell’assegno unico, in particolare per le famiglie numerose che sono evidentemente più esposte al rischio povertà» e il «nuovo assegno di inclusione che – a differenza di quanto accadeva con il reddito di cittadinanza – è fortemente orientato a sostegno delle famiglie con figli e dunque contro la povertà infantile, ed è cumulabile con l’assegno unico».

«Non solo dunque non c’è nessun pericolo per i fondi relativi al piano per la Child Guarantee», concludono Calderone e Roccella (dunque però sarebbe la conclusione di una dimostrazione precedente, mentre nella nota di passi concreti per il rispetto delle scadenze previste dal Pangi non si parla, può darsi che siano stati fatti ma nesssuna organizzazione attiva nel campo ne è a conoscenza), «ma l’impegno del governo a tutela dei minori e delle loro famiglie è certificato da un’attenzione costante e concreta volta a dare ai più deboli un sostegno immediato e la prospettiva di un futuro migliore».


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