Non profit

L’economia civile si prende il rischio

Agenda d'autunno/2. La nona edizione delle Giornate di Bertinoro

di Redazione

Il titolo gira attorno a questa domanda: come evitare che il modello economico tracollato con la crisi metta a repentaglio il benessere collettivo?È soddisfatto, Franco Marzocchi, presidente di Aiccon (l’Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del non profit): quest’anno le Giornate di Bertinoro per l’economia civile sono accompagnate da «consonanze importanti». Quelle fra l’Enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI e «quanto andiamo sostenendo da anni, e cioè il ruolo strategico dell’economia del non profit nella società».
È naturale quindi che parlando del prossimo appuntamento (il 16 e il 17 ottobre), Marzocchi sottolinei la valenza anticiclica dell’economia civile e il suo ruolo in quella “società del rischio” cui fa riferimento il titolo della manifestazione. Società che è poi la nostra. O meglio e auspicabilmente, lo era: «È essenziale che non si torni al passato, cioè a quella situazione che ha condotto alla crisi attuale, ma invece si guardi veramente al futuro». Non si deve ricominciare dove si era rimasti insomma. «Dobbiamo invece rimettere al centro della riflessione l’economia reale», chiosa, «Bertinoro è un momento importante perché cresca la consapevolezza della società civile».
Quanto allo svolgimento dei lavori, la nona edizione dell’appuntamento, che richiama operatori, esperti, accademici e rappresentanti del mondo imprenditoriale e politico, è strutturata in tre sessioni. Una prima di carattere teorico (con le relazioni di Stefano Zamagni, presidente Agenzia per le onlus; di Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale; Pier Luigi Sacco e Mauro Magatti, docenti rispettivamente a Venezia e alla Cattolica milanese).
La seconda sessione (sempre venerdì 16, ma di pomeriggio) affronterà invece le prospettive che la riforma del federalismo fiscale apre nella costruzione di nuovi modelli di welfare. A discuterne, Luca Antonini (costituzionalista dell’università di Padova), Alessandra Staderini (Banca d’Italia), Gianni Salvadori (Regione Toscana), Claudia Fiaschi (presidente del gruppo Cgm) e Paola Menetti (a capo di Legacoopsociali).
Nella mattinata di sabato 17, il terzo e conclusivo approfondimento sulle politiche riguardanti l’economia sociale che l’Europa è chiamata a realizzare alla luce del Rapporto di iniziativa sull’economia sociale di mercato approvato lo scorso 19 febbraio a larga maggioranza dal Parlamento europeo, che ha evidenziato come l’economia sociale oggi rappresenti il 10% del totale delle imprese europee, ossia 2 milioni di aziende di piccole e medie dimensioni pari al 6% dei posti di lavoro totali.
Prevista la partecipazione di Leonardo Becchetti, Carlo Borzaga , Andrea Olivero , Alessandro Azzi, Giuliano Poletti e della parlamentare europea Patrizia Toia. Si discuterà della risoluzione europea e della necessità di rivedere a livello comunitario le regole sulla concorrenza: «Che senso ha applicare la stessa norma per soggetti diversi?», si chiede Marzocchi, «non si può non tener conto della specificità e della mission dell’economia civile».

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