Non profit
l’editore romeno a caccia di lettori migranti
Lo sbarco in Italia della testata più importante di Bucarest
di Redazione

«Adevarul», il “Corriere della sera” locale, lancia sul nostro mercato un portale e due giornali. La sfida è “catturare” oltre un milione di connazionali che vivono nel nostro Paese. L’investimento? «Solo
per il sito, a cinque zeri»
Un portale di notizie e due giornali per la comunità romena in Italia, che rappresenta un bacino di oltre un milione di potenziali lettori. A lanciare l’iniziativa è l’editore di Adevarul (che significa «verità»), il quotidiano più diffuso in Romania, e di altre testate tra cui il popolare Click!. Oltre che, dal 19 maggio scorso, di Adevarul.it, un quotidiano online che si rivolge in romeno agli immigrati nel Belpaese con il duplice obiettivo di informarli sulle notizie che li riguardano direttamente e su quanto accade in madrepatria. Quasi in simultanea, a partire dal 22 maggio, l’editore romeno ha anche varato il quotidiano Adevarul Italia e la versione nostrana del tabloid Click!. Quest’ultimo prodotto si trova nelle edicole di 51 città di nove regioni: Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Lazio. Per ora l’uscita in Italia è bisettimanale, il martedì e il venerdì.
Quanto al quotidiano, come spiega Cristian Gaita, a capo della redazione di Adevarul Italia – la cui sede centrale si trova in via Vannucci 11 a Milano – «per il momento l’editore ha invece deciso di distribuire l’edizione cartacea attraverso una rete non convenzionale, e cioè nei punti d’incontro frequentati da romeni come le agenzie di money transfer, le chiese ortodosse, il piazzale di Cascina Gobba a Milano e il Parco del Valentino a Torino». Adevarul ha aperto per la prima volta la redazione in Italia nel novembre 2007: «Siamo partiti come ufficio di corrispondenza. Oggi contiamo su sette redattori – di cui quattro a Milano, due a Roma e uno a Torino – e su una fitta rete di collaboratori che ci consente di garantire una copertura di tutto il territorio nazionale. Con un investimento che solo per il sito web è stato a cinque zeri».
Anche il taglio delle notizie è particolare. «Innanzitutto», sottolinea il caporedattore, «per il fatto di preferire le storie positive» a differenza di alcuni media italiani che forniscono un ritratto della comunità romena tutt’altro che edificante. «Per esempio abbiamo dedicato ampio spazio al primo supermercato romeno a Roma», osserva Gaita, «ma ci occupiamo in modo costante anche dei calciatori romeni che militano nelle squadre italiane». Dopo Adevarul Italia è partito un progetto analogo per la Spagna. Nella sede milanese del giornale ruotano anche altri servizi tra cui una biblioteca aperta al pubblico con oltre mille titoli in romeno. L’obiettivo è uno solo, come conclude Gaita: «Intendiamo diventare il punto di riferimento in grado di formare e informare la comunità romena in Italia».
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