Non profit
L’Europa interviene sul gioco
Approvato dal Parlamento europeo un rapporto volto al controllo e alla gestione del fenomeno
di Redazione

I giochi online costituiscono una delle attività di servizi che registrano la maggiore espansione nell’Ue, con tassi annuali di crescita di quasi il 15% ed entrate stimate di circa 13 miliardi di dollari entro il 2015 e con 6,8 milioni di consumatori che partecipano a uno o più tipi di giochi. Fatto preoccupante: tra lo 0,5 e il 3% della popolazione è affetta da assuefazione al gioco d’azzardo.
È quanto emerge dai dati in possesso della Commissione Europea. Ecco perchè anche a Bruxelles si è cominciato, politicamente, qualcosa.
È stato approvato infatti un rapporto sul settore del gioco d’azzardo online – rapporto preparato dall’eurodeputato britannico conservatore Ashley Fox – approvato ieri dal Parlamento Europeo con 572 sì e 79 no. I punti essenziali del testo sono: maggiore tutela delle categorie vulnerabili, misure più dure contro l’illegalità, più controlli e monitoraggio, una più rigorosa regolamentazione sulla pubblicità responsabile, lotta contro riciclaggio del denaro e frodi sportive.
Non solo. Che ci sia urgenza di trovare norme e standard minimi comuni di un settore per ora poco regolamentato nell’Unione è noto da tempo. Non a caso già a ottobre scorso il commissario europeo al Mercato Interno Michel Barnier ha annunciato un piano di azione che dovrà sfociare in tre regolamenti destinati agli Stati membri.
Ed è su questa linea che si muove l’Europarlamento, il quale richiama esplicitamente che il settore non è un “normale” comparto economico, «dati i suoi impatti potenzialmente negativi di natura sociale e sanitaria, tra cui l’assuefazione al gioco, il crimine organizzato, il riciclaggio di danaro e le partite truccate». Il Parlamento Europeo ribadisce il diritto degli Stati membri di adottare restrizioni e stabilire come può essere organizzata l’offerta, purché nei limiti fissati dalla Corte Ue. Al tempo stesso, chiede però siano adottate norme per una «elevata protezione della salute umana e dei consumatori» e alla Commissione europea di «esplorare misure a livello Ue per proteggere i consumatori più vulnerabili». Una misura potrebbe essere la creazione di registri di quanti hanno superato i limiti massimi delle perdite stabiliti in modo che siano validi contemporaneamente per tutte le piattaforme di gioco.
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