Mondo
Lezioni di cooperazione, le ong in cattedra
Un master all'università Bicocca di Milano
di Redazione
La cooperazione internazionale nei Paesi in via di sviluppo richiede personale qualificato che sappia abbinare competenze tecniche e gestionali tali da garantire un approccio adeguato al Paese in cui operano. Competenze sociali, tecniche ed economiche spesso si devono combinare in modo armonico per ottenere gli obiettivi di sviluppo che si vogliono raggiungere con i progetti alla base degli interventi delle varie organizzazioni internazionali.
In questo contesto parte la quarta edizione del master Uso del territorio e gestione delle acque nei Paesi in via di sviluppo attivato dall?università Bicocca di Milano.
Il corso, di I livello, ha lo scopo di formare specialisti che nel campo della gestione del territorio e delle acque siano in grado di stendere una relazione adeguata a presentare un progetto in tutti i suoi aspetti nonché i periodici rapporti di lavoro, identificare i bisogni, eseguire studi di fattibilità, piani finanziari e delle attività, il monitoraggio e la valutazione del progetto, redigere la relazione tecnica e finanziaria da presentare agli stakeholders.
Questo approccio è possibile grazie al concreto apporto di organizzazioni non governative che ospitano gli allievi durante il periodo di stage e che mettono a disposizione loro rappresentanti per tenere lezioni e seminari. Tra le ong partecipanti al master ricordiamo Cesvi, Coopi, Cosv, Alisei,Cric, Intersos, Cospe, Acra. Tra gli operatori che interverranno, Gianni Rufini che, dopo l?esperienza come coordinatore europeo della ong umanitaria Voice, oggi dirige la rete di formatori umanitari Fields.
I diplomati al master trovano lavoro in enti pubblici, Onu, Banca mondiale, onlus e imprese. Gli studenti delle scorse edizioni lavorano come cooperanti per il 52% all?estero e nel quasi 5% dei casi in Italia, il 20% lavora in studi di ricerca che si occupano di cooperazione, migrazioni e terzo settore.
Il master prevede 355 ore di didattica con lezioni in aula ed esercitazioni e tre mesi di stage all?estero. Nelle scorse tre edizioni i tirocini hanno rappresentato un modo in cui le ong hanno conosciuto e formato i futuri operatori da inserire nella propria struttura.
La partecipazione al master è aperta a tutti i tipi di laurea di I livello, specialistiche e vecchio ordinamento con preferenza per quelle in discipline scientifiche. L?ammissione è subordinata al superamento di una prova di selezione sulla base del curriculum vitae e di un colloquio di verifica delle competenze tecniche e della motivazione.
Quota d?iscrizione: 4mila euro. A carico dello studente le spese (trasporto e vitto) dello stage. Sono allo studio finanziamenti per sostenere parte dei costi. Ultimi posti. Domande entro il 15 settembre.
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