Animali a rischio

Lignano, così i volontari provano a salvare il Fratino dell’estinzione

Mentre le popolazioni sono in calo su tutte le spiagge, a Lignano Sabbiadoro il piccolo trampoliere ha trovato spazio in una delle aree più frequentate dell’Adriatico. È tornato nell’anno del Covid ed è rimasto grazie all’impegno di un folto gruppo di volontari. In cinque anni, si sono involati 22 nuovi esemplari. «A volte può bastare un piccolo passo indietro da parte nostra, per salvare una specie a rischio di estinzione», dice Giosuè Cuccurullo, dell’associazione Foce del Tagliamento

di Elisa Cozzarini

Sulla spiaggia del fratino, a Lignano Sabbiadoro, per i volontari la fine dell’estate è il tempo di raccogliere le reti a protezione dei nidi. I piccoli uccelli trampolieri sono tornati in uno dei litorali più turistici dell’Alto Adriatico nel 2020, l’anno del Covid, quando hanno trovato un po’ di tranquillità sull’arenile, nell’estremo lembo di spiaggia, tra il mare e la laguna di Marano, con alle spalle una trafficata marina. Oggi, se sono rimasti, è grazie al progetto di tutela che coinvolge diverse associazioni: Foce del Tagliamento, Lipu, Wwf, Legambiente, Lac, Astore, Tringa e Terraè.

I volontari a Lignano alla fine dell’estate (foto di Elisa Cozzarini)

L’obiettivo è fare in modo che ogni anno si involino nuovi fratini. Anche numeri bassi sono un successo, per una specie gravemente minacciata dalla riduzione dell’habitat: le spiagge naturali. I fratini infatti fanno il nido a primavera inoltrata nella sabbia asciutta, vicino al bagnasciuga, proprio dove si mettono i bagnanti. Le uova hanno un colore tale da renderle quasi invisibili, mimetizzate per difendersi dai predatori naturali. Ma così non sono facilmente individuabili neanche per chi vorrebbe difenderli dai molti pericoli: la pulizia con mezzi meccanici, la presenza di cani e di predatori naturali, come i gabbiani, le mareggiate…

Giosuè Cuccurullo, presidente dell’associazione Foce del Tagliamento (foto di Elisa Cozzarini)

«Il guaio, per i fratini, rispetto ad altri trampolieri, è che nidificano solo sulla spiaggia. Ecco perché le popolazioni sono in drastico calo sui litorali italiani», spiega Giosuè Cuccurullo, dell’associazione Foce del Tagliamento. Secondo i dati raccolti dal Comitato nazionale per la conservazione del fratino, la popolazione italiana in totale è di circa 500 – 700 coppie. A Lignano, negli ultimi cinque anni, si è formata una piccola colonia con una quindicina di esemplari che si fermano solo d’estate, mentre alcuni restano anche d’inverno. «A primavera osserviamo le coppie nella fase di corteggiamento, individuiamo le zone in cui è più probabile che depongano le uova e, se serve, le proteggiamo con altre reti. Il più delle volte, infatti, fanno il nido fuori dal nostro recinto», continua Cuccurullo. «Quando nascono i pulcini, però, ormai i genitori hanno capito che lo spazio delimitato dalle reti è sicuro e li portano lì, dove c’è una piccola zona umida e imparano a nutrirsi degli insetti che trovano nel terreno o scavando piccole buche nella sabbia. È l’asilo dei piccoli fratini».

Volontari impegnati a raccogliere le reti a fine stagione (foto di Elisa Cozzarini)

Dal 2021, a Lignano, sono nati in tutto 22 piccoli. «È un grande risultato, per noi che dedichiamo il nostro tempo libero alla difesa di questo uccellino fragile», conclude Cuccurullo, aggiungendo: «L’impegno consiste non solo nella gestione delle reti, ma soprattutto nel dialogo con le istituzioni e nell’attività continua di sensibilizzazione dei bagnanti. Le persone vanno informate, per far capire che un passo indietro a noi in fondo non costa molto, ma può fare la differenza per una specie a rischio di estinzione».

In apertura un fratino, foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

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