Mondo
L’instabilità aggrava la fame
L'allarme di Oxfam: l'insicurezza alimentare è sempre più pesante
di Redazione
Il conflitto nel nord del Mali, uno dei fattori trainanti del colpo di stato della scorsa settimana e la chiusura temporanea delle frontiere, aveva già posto in grave pericolo le comunità vulnerabili in Mali e nella regione del Sahel. Ora ci sono segni che l’escalation di instabilità del paese si aggravi ulteriormente e finisca per aumentare la già grave insicurezza alimentare in Africa Occidentale, il che significa che è è urgente un rapido aumento dell’assistenza umanitaria nella regione. A sostenerlo è Oxfam, una delle Ong maggiormente impegnate sul fronte del Sahel.
In Mali, spiega Oxfam, oltre 200.000 persone sono state sfollate da gennaio. La metà di queste persone sono fuggite nei paesi vicini, e hanno urgente bisogno di cibo, acqua, servizi igienici e riparo. Nuove ondate di sfollamento rimangono un rischio.
Le turbolenze dei mercati alimentari locali hanno limitato la quantità di viveri e i prezzi sono aumentati.
Le rotte migratorie tradizionali utilizzate dai pastori sono state smantellate. Il conflitto ha fatto sì che il bestiame, una fonte essenziale di cibo e di sostentamento, sia stato ammassato in gran numero verso il sud del Mali e spostato in Burkina Faso, Mauritania e Niger, dove i livelli di foraggio, cibo e acqua sono pericolosamente bassi e minacciano la sopravvivenza.
L’instabilità provoca anche una ridotta capacità di viaggiare attraverso le frontiere a cercare fonti alternative di reddito e di occupazione per sostenere le famiglie a casa. Questo è un modo tradizionale di affrontare la crisi.
Mentre Oxfam e altre agenzie continuano ad operare e fornire assistenza alle popolazioni vulnerabili nelle zone colpite dal conflitto, un ulteriore degrado della sicurezza rischia di ostacolare l’accesso umanitario e la fornitura di servizi di base alle aree di maggior bisogno.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.