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Migranti

L’integrazione da ascoltare grazie a “MultiMo(n)di”

Un contest che racconta le pratiche e le politiche di inclusione rivolte ai cittadini stranieri in cinque regioni del sud: Puglia, Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata. Grazie alle voci dei protagonisti si possono conoscere da vicino le iniziative realizzate nell’ambito di Com.In. 4.0, progetto finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020. Le due policy finaliste scelte tra le 12 puntate del podcast sono state votate online consegnando la vittoria al progetto “Castelpoto, il piccolo comune cosmopolita”

di Antonietta Nembri

Valorizzare le migliori e più innovative pratiche di integrazione dei migranti realizzate nei diversi territori, favorire un dialogo e uno scambio e contribuire alla crescita delle comunità in un’ottica interculturale. Questi gli obiettivi di “MultiMo(n)di per fare integrazione”, il contest interregionale dedicato alle politiche di inclusione attuate dagli enti locali in favore dei cittadini stranieri in cinque regioni del sud: Puglia, Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata. 

Il podcast

Lo strumento scelto per far conoscere al di fuori del comune o del territorio i progetti realizzati è il racconto attraverso podcast. Promosso dal Consorzio Nova onlus e curato dall’impresa sociale Camera a Sud il contest “MultiMo(n)di per fare integrazione” ha selezionato le migliori pratiche che sono state raccontate dai diretti protagonisti: sindaci, operatori Sai, famiglie, insegnanti, gli stessi migranti. 

Su Spreaker e sulle principali piattaforme di streaming si possono ascoltare le dodici puntate:

“Inclusion is a family affair”, candidata dal Comune di Bovino (Fg);
“Castelpoto, il piccolo comune cosmopolita”, candidata dal Comune di Castelpoto (Bn);
“Italiani e laertini dal primo giorno”, candidata dal Comune di Laterza (Ta);
“Ostello d’Accoglienza”, candidata dal Comune di Molfetta (Ba);
“Ruvo Solidale in L.I.N.E.A. comune”, candidata dal Comune di Ruvo di Puglia (Ba);
“Famiglie senza confini”, candidata dal Comune di Bari;

Malik al centro, tra i protagonisti del video sul progetto Famiglie senza confini di Bari

“Un futuro senza ostacoli e senza barriere”, candidata dal Comune di Taranto;
PassaPorta. Letture ad alta voce in diverse lingue”, candidata dal Patto Locale per la Lettura del Lagonegrese (Basilicata);
“Da stalla a teatro, un esempio di politica culturale urbana inclusiva” candidata dal Comune di Camini (Rc);
“Noi siamo: volti e immagini di resilienza”, candidata dal Comune di Cerzeto (Cs);
“Il Posto Giusto”, candidata dal Comune di Lacedonia (Av);
“Rigenerazione, accoglienza e Resilienza”, candidata dal Comune di Tusa (Me). 

Esperienze diverse

Ogni esperienza è diversa basti pensare ad esempio a “Italiani e laertini dal primo giorno” che racconta come a Laterza (Ta) ai minori iscritti all’anagrafe del comune viene conferita la cittadinanza onoraria e dell’accoglienza dell’iniziativa da parte delle famiglie migranti; o della piattaforma di ricerca lavoro per gli stranieri in Italia, realizzata da uno degli enti gestori del Sai di Tusa (Me) e che attiva su tutto il territorio nazionale viene utilizzata sia dai giovani immigrati sia dagli stessi cittadini tusani per cercare lavoro o reperire manodopera. 

Temi trasversali

Ma, come spiega anche Gianluca Sciannameo, che ha curato la produzione, «tutti i progetti presentano temi trasversali come quello dello spopolamento dei piccoli comuni, ma anche tematiche come quelli dell’integrazione scolastica o della cultura, per non dimentica il valore delle famiglie nel sostegno ai minori stranieri non accompagnati». 

Caltelpoto, il piccolo comune cosmopolita anche a scuola

Un’altra sottolineatura Sciannameo la dedica al fatto che sono in particolare «i piccoli comuni quelli in cui si riescono a sperimentare politiche nuove» e le policy raccontate del podcast mostrano «un ampio coinvolgimento delle comunità locali e l’effettiva capacità di fare rete sul territorio».

I video per le due finaliste

L’ultima tappa del progetto è stata la scelta delle due policy finaliste a ciascuna delle quali è stato dedicato un video che è stato poi votato su Facebook. La scelta è caduta su Famiglie senza confini di Bari e Castelpoto, il piccolo comune cosmopolita. Ed è quest’ultimo progetto quello che si è aggiudicato il premio in denaro del valore di 10mila euro da utilizzare in favore delle politiche di integrazione del proprio territorio

Castelpoto, il progetto vincente

La particolarità del progetto di Castelpoto, centro che ha contribuito alla nascita della “Rete dei Piccoli Comuni del Welcome” è che quattro delle famiglie accolte nel progetto hanno deciso di rimanere a vivere nel piccolo centro del beneventano dove hanno conosciuto una qualità di vita relazionale, sociale ed economica che li ha spinti a rimanere anche dopo la fine del progetto di accoglienza Sai.

Nell’immagine in apertura il collage realizzato a Castelpoto per raccontare l’inclusione e l’accoglienza- tutte le foto da Ufficio Stampa


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