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L’intelligenza artificiale per le imprese sociali, un bando da 2,2 milioni

Sostenuto da Google.org e pubblicato dal Fondo Repubblica Digitale, "CrescerAI" vuole sostenere progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale open source per le Pmi

di Alessio Nisi

Selezionare progetti rivolti allo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale open source, destinate alle piccole e medie imprese del Made in Italy, incluse le imprese sociali, con una particolare attenzione alle realtà attive in settori e contesti svantaggiati.

È questo il principale obiettivo di “CrescerAI”, un bando sostenuto da Google.org e pubblicato oggi dal Fondo Repubblica Digitale – Impresa Sociale (QUI cos’è e che fa). Il bando si focalizza su progetti scalabili, capaci di generare cioè un beneficio funzionale alle esigenze del tessuto produttivo delle Pmi e delle imprese sociali italiane, per permettere loro di stare al passo con i tempi e di affrontare la trasformazione digitale con gli strumenti e le competenze adeguate. «Sappiamo che molte imprese italiane sono interessate a questa trasformazione», precisa Melissa Ferretti Peretti, vp e country manager di Google Italia, «ma non sempre hanno gli strumenti o la preparazione per affrontarla al meglio. Come parte del nostro impegno per il Paese, vogliamo aiutare queste realtà non solo a conoscere il valore dell’intelligenza artificiale, ma anche a capire come applicarle al meglio nel proprio settore e continuare a crescere».

Risorse per 2,2 milioni di euro

Potranno partecipare al bando soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro (come per esempio università, istituti e centri di ricerca, e centri di trasferimento tecnologico) presentando le proposte con i progetti entro il 31 gennaio 2024 attraverso il portale Re@dy. Il bando mette a disposizione in totale 2,2 milioni di euro (QUI tutti i dettagli). Ci saranno anche due webinar di presentazione più dettagliata del bando, il 12 e il 18 ottobre.

Giovanni Fosti, presidente di Fondo Repubblica Digitale – Impresa Sociale

Quali proposte

Le proposte potranno includere fasi preliminari di ricerca e sviluppo, test e applicazione sperimentale, sviluppo e crescita della soluzione proposta, prevedendo anche il coinvolgimento di imprese per l’apporto di conoscenze specifiche nel campo dell’ai. I progetti che saranno considerati idonei verranno sostenuti in tutte le fasi per creare, promuovere, applicare e scalare soluzioni innovative di AI.

La selezione

Oltre che dal Fondo per la Repubblica Digitale, i progetti finalisti verranno valutati anche da un panel di esperti: tra questi Vincenzo Ambriola (direttore del Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa), Raffaella Cagliano (direttrice del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano), Eleonora Faina (direttrice generale di Anitec-Assinform), Mario Nobile (direttore generale di AgID), Agostino Santoni (vice presidente per il Digitale di Confindustria). 

Le aziende crescono con l’intelligenza artificiale

I numeri parlano chiaro. Secondo le stime del Parlamento Europeo, l’intelligenza artificiale permetterà una crescita della produttività del lavoro compresa tra l’11% ed il 37% entro il 2035. Anitec-Assinform, associazione di settore delle imprese che operano in Italia nella produzione di software, sistemi, apparecchiature e tecnologie dell’informazione, evidenzia dal canto suo come in Italia nel 2022 il mercato dell’intelligenza artificiale abbia raggiunto un volume di oltre 400 milioni di euro (+21,7%) e stima che entro il 2025 si raggiungeranno i 700 milioni. Inoltre le statistiche Istat più recenti hanno messo in evidenza che la percentuale di Pmi che utilizza sistemi di ai è solo il 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. 

Al passo con la trasformazione digitale

«Dopo solo un anno di operatività», sottolinea Giovanni Fosti, presidente di Fondo Repubblica Digitale – Impresa Sociale, «l’impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale è supportata da un player mondiale nell’innovazione digitale come Google, con un grant che ha l’obiettivo di individuare soluzioni di AI a beneficio della crescita delle piccole e medie imprese. Questo vuol dire dare la possibilità a tutte le aziende di stare al passo e non rimanere indietro».

 In apertura foto di Possessed Photography per Unsplash. Nel testo, foto per gentile concessione dell’ufficio stampa del Fondo per la Repubblica Digitale


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