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Giustizia

Litigation funding, nuova frontiera per le cause del non profit

Da strumento di risoluzione dei contenziosi (molto diffuso nei Paesi anglosassoni) a opportunità per il Terzo settore e la difesa dei diritti civili. Il punto con Lexcapital, società benefit e startup innovativa, tra le prime ad utilizzarlo in Italia

di Alessio Nisi

È una delle prime società ad utilizzare in Italia il litigation funding, strumento giuridico (molto diffuso nei Paesi anglosassoni), grazie al quale un’impresa o un fondo acquistano da un privato, da un’azienda, da un ente pubblico, o da una non profit, un diritto contenzioso, a contenuto patrimoniale, che consente al soggetto che cede, di tutelare, senza rischi e impegni finanziari, i propri diritti, sia in fase stragiudiziale, che in fase giudiziale. In sintesi, uno strumento che facilita l’accesso alla giustizia da parte dei soggetti (relativamente) più deboli: chi cede infatti può affrontare contenziosi, anche se complessi e costosi, eliminando i rischi connessi (compresi quelli per le eventuali spese legali in caso di soccombenza), consentendo al team di lavoro di rimanere concentrato sulle proprie attività primarie, senza gravare sulle proprie finanze. Se ne occupano società come Lexcapital: fondata a fine 2021, è operativa dal 2022, è basata a Milano, ed è una startup, ovvero una società innovativa. 

«Un’azienda che si trova a dover affrontare un contenzioso molto complesso e costoso ha come possibilità di scelta quella di occuparsene direttamente oppure fare intervenire un fondo che mette a disposizione le finanze necessarie per poter portarlo avanti», spiega Giuseppe Farchione, chief operating officer dell’azienda (il direttore operativo). 

Lexcapital non è solo una startup, è anche una società benefit. È un’azienda insomma che coniuga finalità profit (in caso di esito positivo del contenzioso trattiene una parte), con finalità sociali. E che guarda al mondo del non profit e dei diritti civili.

Primo passo, il confronto con il non profit

Per fare in modo che le attività di gestione del contenzioso a sostegno dei soggetti non profit e la realizzazione di iniziative ad impatto sociale siano efficaci (e in linea con il suo essere società benefit), Lexcapital ha in programma di lanciare una survey, che apra il confronto con gli operatori del Terzo settore. Questa indagine dovrà fornire le prime, indispensabili informazioni, anche quantitative, sulle tipologie e le materie del contenzioso attivo che i soggetti non profit affrontano quotidianamente, su alcuni aspetti organizzativi connessi, sui contenziosi che gli stessi operatori non hanno potuto affrontare, in passato, e sulla loro propensione a introdurre innovazioni, in queste attività, come il litigation funding, appunto. «Le società non profit», entra nel dettaglio Farchione, «potrebbero essere costrette a rinunciare ad un contenzioso per mancanza di risorse. In questo caso lo strumento del litigation funding può essere adattato a queste situazioni. Proprio in base a quanto emerge dalla survey».

Secondo passo, le risorse per i contenziosi

Il primo progetto che Lexcapital intende realizzare, da perfezionare proprio alla luce della survey, è destinare risorse al supporto del contenzioso degli enti non profit, rinunciando a una quota dei propri margini con l’idea di reinvestire tale quota di patrimonio sempre in favore degli stessi soggetti: una quota di patrimonio cosiddetta evergreen, destinata a finalità di sostegno al mondo del non profit. «Dove per il profit chiediamo una remunerazione percentuale a successo di quello che si recupera, per il non profit potremmo prevedere una percentuale più bassa, sufficiente a coprire i costi, con l’impegno di impiegare le risorse nel non profit. È una struttura che nel mondo finanziario si chiama evergreen, perché si rinnova continuamente».

Terzo passo, iniziative a sostegno dei diritti civili

Un altro progetto in fase di analisi e valutazione è quello di sostenere contenziosi che non abbiano finalità di recupero di somme in denaro, ma di sostenere iniziative, meritevoli, nell’ambito dei diritti civili (diritto alla casa, diritti degli immigrati). «Anche in questo caso parliamo di contenziosi che non verrebbero mai portati avanti, perché», chiarisce Farchione, «o riguardano persone che non possono permetterseli o perché sono molto difficili e complicati». A questo proposito, Lexcapital ha stretto un accordo con il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova. «Ci consegneranno una fotografia dello stato dei principali temi dei diritti civili e individueranno alcuni filoni di contenzioso che possono essere portati avanti. Un esempio? Il diritto alla casa. Le persone che per ragioni di malattia o di difficoltà finanziaria vengono sfrattate, in base ad alcuni principi di diritto italiano e internazionale dovrebbero avere il supporto dello Stato per trovare un alloggio. In questo senso sono in corso una serie di iniziative presso l’Onu. Abbiamo verificato che c’è la possibilità di fare un ricorso e quindi si apre per noi la possibilità di attività operative».

Così negli altri Paesi

Tra gli esempi che hanno ispirato l’attività di Lexcapital in ottica non profit e social Esg impact c’è il fondo inglese Therium, uno dei maggiori a livello internazionale, che attraverso la divisione Therium access intende facilitare appunto l’accesso alla giustizia in caso di contenziosi che non siano in grado di generare i ritorni finanziari tipici del for profit e che siano promossi da soggetti operanti del non profit. Therium Access si occupa da un lato di raccogliere contributi da soggetti operati in ambito filantropico e dall’altro di prendere in carico e gestire contenziosi che non generano ritorni finanziari sufficienti, ma che possano avere un beneficio sociale rilevante e consentano di portare all’attenzione delle istituzioni e della politica tematiche quali, ad esempio, la difesa dei diritti di minoranze etniche e le battaglie civili. 

Nel 2018, nel Regno Unito, è poi nato Aristata capital, primo finanziatore di contenziosi dedicato a guidare cambiamenti sociali e ambientali positivi, con un interessante ritorno finanziario (Social Esg Impact). Il suo modello di business, volendo utilizzare un esempio italiano, in ambito venture capital, è simile a quello di Oltre Venture, il primo fondo italiano (di venture capital, appunto) ad impatto sociale, che si propone di realizzare investimenti in grado di combinare il rendimento del capitale nel lungo periodo e il valore sociale ed economico per la collettività, promuovendo e supportando start-up e aziende esistenti che contribuiscono ad affrontare bisogni sociali non soddisfatti, in particolare con modelli di business considerati disruptive.


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Algoritmi per la giustizia predittiva

Come fa Lexcapital a decidere su quali casi investire? «Abbiamo creato e continuiamo a sviluppare quotidianamente un sistema di business intelligence basato 1,2 milioni di sentenze di merito civili che noi abbiamo opportunamente elaborato per avere dati quantitativi che possono essere oggetto di analisi matematiche e statistiche», aggiunge Farchione. Questo sistema permette di «rendere efficiente il processo di selezione e valutazione dei contenziosi». 

Nuove forme di accesso alla giustizia, la conferenza

In attesa dei risultati della survey, Lexcapital parteciperà il 19 e 20 ottobre a “Sostenere l’accesso alla giustizia in Europa: nuove strade per costi e finanziamenti”, conferenza organizzata all’Erasmus Paviljoen presso l’Università Erasmus di Rotterdam. Con la partecipazione di politici, professionisti, accademici e rappresentanti della società civile provenienti da tutta Europa e oltre, la conferenza vuole approfondire le implicazioni finanziarie dell’accesso alla giustizia e i diversi modi per realizzare sistemi di giustizia civile sostenibili in Europa. La premessa? L’accesso alla giustizia civile è di fondamentale importanza per far rispettare i diritti dei cittadini. Al centro dell’accesso alla giustizia civile si trovano il finanziamento delle controversie e la gestione dei costi. Tuttavia, negli ultimi decenni, l’accesso alla giustizia è stato messo sempre più sotto pressione a causa dei tagli dei governi, degli alti costi procedurali e dell’inefficienza dei tribunali e dei sistemi giudiziari. In questo contesto, il finanziamento del contenzioso in Europa sembra spostarsi da fonti pubbliche a private. La conferenza vuole mettere in evidenza l’emersione di attori privati ​​e modelli di business innovativi che vogliono fornire nuove soluzioni al vecchio problema delle barriere finanziarie all’accesso alla giustizia.

In apertura foto di Pixabay.


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