Non profit

Lo scaffale multiculturale che ha conquistato Bologna

Solo l'anno scorso Salaborsa ha accolto oltre un milione di visitatori

di Redazione

Simbolo e orgoglio di Bologna, Salaborsa (www.bibliotecasalaborsa.it) è la più grande e più bella delle librerie pubbliche italiane, concepita proprio come gli Idea Store londinesi.
La biblioteca civica multimediale di informazione è stata inaugurata alla fine del 2001 in piazza Nettuno, nel pieno centro di Bologna, in un’ala di Palazzo d’Accursio, proprio dove alla fine dell’Ottocento si scambiavano merci, bestiame e titoli. Salaborsa si sviluppa su tre piani e offre diversi servizi, considerando la “piazza centrale” come un luogo di orientamento, riposo e transito, con caffetteria, spazi commerciali, postazioni di prima informazione. Cittadini e studiosi possono usufruire gratuitamente di un’emeroteca, di una sala con video, cd e dvd, e di internet, oltre che della tradizionale consultazione dei libri. Ma la biblioteca bolognese non è solo libri e audiovisivi. Offre anche servizi, laboratori, iniziative: incontri con le scuole, laboratori per ragazzi e bambini, attività con adolescenti, corsi di italiano per stranieri, corsi di informatica per future mamme e over 60, il gruppo di lettura “Un libro in borsa”, gli incontri a tu per tu con gli autori dello “Scrittore bibliotecario”, e tanto altro. Ultime novità: il prestito digitale di ebook e la consultazione di tantissime risorse (riviste, quotidiani, filmati, musica) online grazie all’adesione alla piattaforma Media Library Online cui possono accedere tutti gli iscritti. «Nella nostra mission gli elementi portanti sono la documentazione della cultura contemporanea, la pubblica lettura e l’intercultura. E un ruolo determinante nell’accesso alla conoscenza e nell’educazione alla lettura è svolto dalla sezione della biblioteca dedicata a bambini e ragazzi (da 0 a 16 anni)», sottolinea Tiziana Nanni, responsabile di Salaborsa Ragazzi.
In una città multietnica come Bologna non poteva mancare l’attenzione verso le altre culture e infatti ospita due sezioni in lingua araba e cinese (le comunità di immigrati più consistenti in città). «Sono soprattutto gli insegnanti che ci richiedono audiovisivi multiculturali o libri della cultura di provenienza degli allievi non italiani. Il nostro patrimonio è di circa 3mila libri in lingua, e sono rappresentate 42 lingue», aggiunge Nanni. Lo scaffale multiculturale non è “distinto”. Per rendere più visibili i libri in lingua si è applicato sul dorso di copertina un adesivo con un mappamondo.
«Siamo anche molto radicati a livello territoriale e cooperiamo con varie realtà cittadine come il carcere minorile, le scuole, il forum delle associazioni straniere, i centri interculturali e i centri per le famiglie», continua Nanni. L’impegno prevede anche percorsi di educazione interculturale proposti nelle scuole, come il confronto tra fiabe di diversi Paesi: dalle Filippine al Perù, dalla Cina alla Polinesia.
Frequentata nel 2011 da 1.310.972 persone e con quasi 600mila visite al sito web della biblioteca, anche Salaborsa deve vedersela però con la crisi economica e i tagli di bilancio, tanto che ha lanciato una vera e propria “colletta” per «far sentire il pubblico sempre più partecipe e coinvolgere gli utenti in un dialogo», dice la Nanni. «Tanti arrivano il lunedì e cadono dalle nuvole se scoprono la biblioteca chiusa. Ma c’è pure chi fa commenti positivi: un turista francese ha scritto, sulla nostra pagina di Facebook, che andremmo presi ad esempio nel suo Paese. Una bella soddisfazione!».

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.