Mondo

Lo sviluppo? È una somma di libertà

Intervista a Amartya Sen, Nobel per l'economia: «L’emancipazione avviene solo se si dà spazio alla libera iniziativa individuale», di Francesco Staro

di Redazione

Sviluppo vuole dire libertà, e partecipare a questo processo significa anche promuovere un?organizzazione logistica efficace e sensibile alle tematiche ambientali. Questa l?equazione che Amartya Sen, premio Nobel per l?economia nel 1998, ha cercato di dimostrare nel suo intervento in occasione del convegno sulla logistica sostenibile, organizzato il 29 novembre scorso presso l?auditorium di Assolombarda (l?associazione delle imprese industriali e del terziario dell?area milanese) e che ha riunito industrie leader del settore dei trasporti e della grande distribuzione, oltre a esponenti del mondo politico ed accademico.

Prendendo le distanze dai tecnicismi che hanno dominato gli interventi degli altri relatori, Sen ha cercato di fornire un quadro teorico più vasto per provare a comprendere come un sistema di distribuzione e di infrastrutture in buona salute possa determinare lo sviluppo economico e sociale dei Paesi più poveri così come di quelli più avvantaggiati. E seguendo questa impostazione – che privilegia il riferimento alle interconnessioni globali con cui le politiche di sviluppo devono confrontarsi – l?attenzione del premio Nobel si è soffermata su quei settori di un sistema sociale, in particolare quello dell?educazione, il cui funzionamento è vincolato alla rete invisibile della logistica.

Vita: Professor Sen, cosa significa parlare oggi di logistica in riferimento alle dinamiche di sviluppo di un Paese?
Amartya Sen: Per rispondere dobbiamo innanzitutto riflettere su quella che io definisco la ?pluralità? delle libertà. Le libertà non sono soltanto il risultato naturale dello sviluppo, ma costituiscono anche uno strumento cruciale, basilare e concreto per raggiungere i nostri obiettivi. Libertà di diverso genere sono intimamente interconnesse e l?avanzamento di una determinata libertà aiuta e sostiene quello di altre libertà.

Vita: Ci faccia un esempio…
Sen: Per esempio è evidente che la capacità che una persona possiede di ottenere qualcosa è determinata dalle opportunità economiche, dalle libertà politiche, dalle risorse sociali, dalle condizioni di salute, dall?educazione di base e da un ambiente che valorizzi le iniziative individuali. Ognuna di queste diverse libertà dipende dall?assetto istituzionale e dagli aspetti logistici che determinano il funzionamento della società e dell?economia. Queste interconnessioni, che alimentano e sostengono l?azione umana, si configurano quindi come fattori di sviluppo.

Vita: In questo senso anche la logistica partecipa alla costruzione delle libertà umane?
Sen: Esattamente. Per esempio, un piano di trasporti efficiente determina la libertà di muoversi facilmente e rapidamente, e può anche contribuire ad un miglior funzionamento dell?economia, alla messa in pratica di politiche sociali più efficienti e ad un miglior lavoro del sistema politico, che a sua volta esercita un?influenza sull?economia.

Vita: La complementarità e la molteplicità dei fattori di sviluppo è un argomento chiave di questo suo ragionamento, ed è anche alla base del suo lavoro di revisione degli indicatori economici. Può spiegarci meglio il ruolo che la logistica gioca in questa prospettiva?
Sen: Con i fondi del premio Nobel ho intrapreso due progetti, uno in India e uno in Bangladesh, focalizzati, tra l?altro, sul settore dell?educazione. L?efficienza di un sistema scolastico è determinata, oltre che dall?ammontare degli investimenti stanziati dal governo, anche da come questo è organizzato, pianificato e messo in atto. In un Paese molto povero l?educazione pubblica, supportata da un buon programma logistico, può costituire un valido mezzo per liberare la popolazione dall?analfabetismo e dall?ignoranza. Questa libertà ha certamente un valore in sé, ma è anche un contributo – ed è questo il punto su cui voglio insistere qui – per lo sviluppo economico e per le libertà effettive che derivano dalla prosperità economica.

Vita: Facciamo il caso opposto. A cosa va incontro un sistema sociale non sostenuto da una buona rete di distribuzione dei servizi?
Sen: Per quanto riguarda l?India, a fianco di alcuni settori altamente sviluppati il Paese soffre di gravi carenze, per esempio soffre di un livello di alfabetizzazione ancora insufficiente. L?educazione universitaria indiana di alto livello è più sviluppata, ad esempio, di quella cinese – e questo si traduce in un vantaggio nello sviluppo dell?information technology e di alcuni settori dell?industria specializzata -, però la Cina è più vicina al traguardo di alfabetizzazione universale tra la popolazione più giovane. In Cina l?allargamento dell?accesso all?istruzione primaria sostenuta da un?imponente organizzazione logistica risale al periodo precedente alla riforma economica e fu messo in pratica dal programma del partito comunista cinese. Cosa decisamente interessante, la rapida crescita del tasso di alfabetizzazione che avvenne nel periodo maoista si è in seguito rivelata un grande incentivo per l?affermazione dell?economia di mercato nel periodo post maoista.

Vita: Vuol dire che l?India pagherà lo scotto di questo ritardo?
Sen: Se visitate l?India oggi, rimarrete sicuramente colpiti dalla velocità dell?espansione delle nuove industrie e dei centri di produzione da un lato e, dall?altro, dallo stato moribondo di molte infrastrutture. Ad esempio potreste visitare Infosys, la più grande azienda tecnologica del mondo attiva nel campo dell?information technology e del business consulting (quasi 70mila professionisti lavorano per questa azienda in tutto il mondo), ma il vostro breve tragitto da Chennay per arrivare alla sede di Infosys potrebbe durare ore invece che pochi minuti, per colpa delle strade tenute in pessime condizioni. Questi ?incubi logistici? stanno ostacolando in maniera molto seria lo sviluppo economico dell?India. L?impossibilità di accedere ai servizi significa enormi perdite di libertà umana di diverso genere, inclusa la libertà di perseguire obiettivi di ordine economico, politico e culturale.

Vita: Che importanza ha il premio Nobel per la pace recentemente riconosciuto a Yunus?
Sen: Una grande importanza. Il microcredito permette alle persone di entrare facilmente nel mercato economico. Un discorso simile si può applicare all?educazione di base: un sistema scolastico efficiente permette alle persone di accedere al mercato, il che sarebbe difficile senza saper né leggere né scrivere. Entrambi contribuiscono allo sviluppo economico ma anche alla definizione di un processo politico più partecipativo, favorendo l?emancipazione sociale degli uomini.

Vita: La libertà torna sempre al centro dei suoi discorsi…
Sen: La libera iniziativa individuale costituisce un fondamentale agente di cambiamento. Una cosa ben diversa dal considerare degli individui come semplici beneficiari dei progetti di sviluppo.

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