Famiglia

Lombardia: intesa tra Banco Alimentare e grande distribuzione

La Regione Lombardia ha sottoscritto oggi un accordo di collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare e le maggiori catene della grande distribuzione, per sostenere il progetto ''Pronto fresco'

di Redazione

La Regione Lombardia ha sottoscritto oggi un accordo di collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare e le maggiori catene della grande distribuzione, per sostenere lo sviluppo del progetto ”Pronto fresco”. In particolare, si tratta di un’iniziativa di solidarieta’ sociale realizzata in collaborazione anche con la Borsa Progetti Sociali, che prevede il ritiro delle eccedenze alimentari di prodotti freschi, dai grandi ipermercati e supermercati della Lombardia, e la loro ridistribuzione a migliaia di enti che assistono le persone in stato di indigenza. Grazie all’iniziativa sottoscritta oggi, si amplia la gamma dei prodotti che il Banco Alimentare raccoglie e distribuisce; a quelli secchi si affiancano anche quelli freschi (latticini, ortaggi, carne e salumi, ecc) e quelli da forno (pane, dolciumi, ecc), tutti prodotti che, invenduti, a fine giornata sarebbero gettati nei rifiuti. L’atto e’ stato firmato per la Regione dal presidente Roberto Formigoni, che e’ anche intervenuto alla conferenza stampa di presentazione con gli assessori regionali alla Famiglia e Solidarieta’ Sociale, Gian Carlo Abelli, e al Commercio, Franco Nicoli Cristiani. Presenti anche don Mauro Inzoli, presidente della Fondazione Banco Alimentare, Mario Molteni, presidente Borsa Progetti Sociali e direttore Altis, Anna Maria Bonfanti, vicepresidente della Federazione lombarda delle Banche di credito cooperativo ed Emilio Roda, presidente del Banco Alimentare della Lombardia. Dopo la sperimentazione avviata in Lombardia, il progetto si estendera’ a tutto il territorio nazionale. Con ”Pronto fresco”, che la Regione Lombardia finanzia con 130.000 euro, si realizza un doppio obiettivo, sociale ed ecologico. Si rida’ infatti valore e utilita’ a prodotti che altrimenti andrebbero distrutti, destinandoli agli enti caritativi che sostengono le persone bisognose e nel contempo si riduce l’impatto ambientale, diminuendo la produzione dei rifiuti, grazie al recupero e riutilizzo del prodotto integro prima che venga buttato via. Grazie all’iniziativa, i beni da smaltire costosamente diventano preziose risorse per la societa’, garantendo alle eccedenze una destinazione socialmente utile.

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