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L’Unhcr mette a disposizione aiuti urgenti per le vittime del terremoto.

L'UNHCR comunica che sta mettendo a disposizione aiuti d'emergenza per decine di migliaia di rifugiati afghani e cittadini pakistani.

di Chiara Brusini

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha annunciato oggi che sta mettendo a disposizione tonnellate di aiuti d’emergenza, per decine di migliaia di rifugiati afghani e cittadini pakistani le cui abitazioni sono state distrutte dal terremoto che sabato scorso ha colpito l’Asia centro-meridionale. L’Agenzia rende noto che inizialmente, grazie alle scorte già presenti nei depositi della regione, saranno forniti beni di prima necessità per assistere fino a 100mila persone. Alcuni aiuti – come tende, set di utensili per cucinare e sapone – sono già stati inviati su camion dal deposito dell’UNHCR a Peshawar verso il distretto di Mansehra, duramente colpito dal sisma, nella Provincia della frontiera nord-occidentale (North West Frontier Province, NWFP). “In Pakistan e in Afghanistan, così come in molte altre regioni del mondo, l’UNHCR dispone di scorte di aiuti che possono essere rapidamente forniti a chi ne ha necessità, ma l’Agenzia ha bisogno di elicotteri o altri mezzi di trasporto per poterli consegnare nelle aree più colpite” ha affermato l’Alto Commissario António Guterres, che ha poi aggiunto: “Siamo particolarmente preoccupati per le persone rimaste senza alloggio, senza riscaldamento e senza i beni e servizi necessari per la sussistenza quotidiana. Tra le vittime, oltre ai molti pakistani, potrebbero esservi migliaia di rifugiati afghani che si trovano in diversi campi al momento inaccessibili e isolati”. Nella NWFP, una delle aree colpite dal terremoto, si trovano al momento 887.466 rifugiati afghani, alloggiati in diversi campi. Gli operatori dell’UNHCR di base a Peshawar stanno cercando di verificare le condizioni di circa 100mila rifugiati afghani che si trovano in tre campi nel distretto di Haripur, nella NWFP – Panian, Padhana e Ghazi. Nei campi l’Agenzia fornisce assistenza regolare, che comprende acqua, sistemi igienico-sanitari, assistenza medica e istruzione. L’UNHCR esprime inoltre particolare preoccupazione per circa 45mila rifugiati afghani che si trovano in quattro campi nel distretto di Mansehra – Ichiran, Sheikhabad, Barary e Khaki – un’area in cui interi villaggi sarebbero stati rasi al suolo. L’Alto Commissario Guterres ha inoltre affermato che l’UNHCR può mettere a disposizione immediatamente gli aiuti d’emergenza che si trovano nel proprio deposito di Peshawar – tra cui tende che possono alloggiare fino a 14mila persone, ospedali da campo, teloni di plastica, set di utensili per cucinare, materassi e coperte. Anche nel deposito di Quetta, più a sud lungo il confine tra Pakistan e Afghanistan, si trovano migliaia di tende, teloni di plastica, coperte, stufe a kerosene, utensili da cucina, sacchi letto ed altri aiuti. Tuttavia, per trasportare questi aiuti nelle aree colpite dal sisma, l’Agenzia necessita di assistenza per il trasporto. Dalla sede internazionale di Ginevra, l’Alto Commissario Guterres ha inoltre chiesto agli operatori dell’UNHCR esperti in emergenze e logistica di verificare la disponibilità di aiuti in tutti i depositi dell’Agenzia nel mondo, tra i quali quelli di Dubai, in Giordania e a Copenhagen. I depositi verrebbero prontamente riforniti per poter far fronte a successive emergenze e necessità. Ciò richiederebbe maggiori finanziamenti da parte dei donatori. L’UNHCR opera da 25 anni in Pakistan, dove attualmente dispone di 11 uffici e oltre 420 operatori, impegnati soprattutto nell’operazione di rimpatrio volontario di oltre 3,5 milioni di rifugiati afghani. Per informazioni, consultare: www.unhcr.it


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