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Ma il Forum esiste gi

Il segretario generale del coordinamento tra le realtà del Terzo settore interviene nel dibattito intorno alla riproposta di “una grande Cisl”

di Nuccio Iovene

Puntuale come l?estate è tornata in campo la proposta della ?grande Cisl?. L?idea, infatti, non è nuova. Poco più di un anno fa era stato tentato un esperimento analogo, con tanto di documento comune tra Cisl ed alcune associazioni cattoliche e conferenza stampa. L?iniziativa, però, non ebbe né gran seguito, né particolari sviluppi. Oggi la proposta prende nuovamente corpo suscitando non poche perplessità anche all?interno della stessa Cisl e assume una rilevanza maggiore perché si accompagna con con altri fattori per niente trascurabili: l?unità sindacale che stenta a partire; una difficoltà del mondo sindacale a relazionarsi positivamente con il Terzo settore; la ripresa di un dibattito tutto politico sulla ricostruzione di un ?Grande centro?; il tentativo di una parte della Chiesa Cattolica di ricostruire, attorno ad alcuni temi chiave, l?unità dei cattolici in politica. Non è mia intenzione analizzare ognuno di questi punti, quanto di valutare le conseguenze di questa proposta sull?esperienza che va svolgendo, ormai da qualche tempo, il Forum Permanente del Terzo settore. Un?esperienza, quest?ultima, assai originale e innovativa proprio perché ha preso le mosse dal bisogno di numerosissime realtà di Terzo settore di costruire una propria sede di rappresentanza autonoma e pluralista. Alla base non vi erano, e non vi sono, né vecchi collateralismi, né vecchie logiche di appartenenza a schieramenti politici o ideologici. Il Forum si costruito come luogo di incontro aperto, ma anche di elaborazione ed iniziativa comune che ha già superato tante prove difficili e a cui nessuno dei partecipanti o dei promotori intende rinunciare. In altre parole il ?forum del sociale? invocato da D?Antoni in Italia esiste già da un pezzo e si chiamoa, per l?appunto, Forum permanente del Terzo settore. Questo non esclude, ovviamente, che su singole questioni possano prendere vita ?reti? diverse dal Forum, come del resto già avviene. Ma non è pensabile che grandi reti associative che hanno contribuito a costruire una propria, autorevole e forte rappresentanza sociale siano oggi disponibili a fare un passo indietro, cedendo ad altri, sia essa la Cisl o chiunque altro, la delega della propria rappresentanza. Se poi l?idea della ?grande Cisl? sottolineava l?esigenza di riunificare le forze del sociale ?cristianamente ispirate? preferisco pensare a quanto scritto dal Cardinal Martini a Umberto Eco: «se c?è una nozione di speranza, e di responsabilità, che possa essere comune a credenti e non credenti, essa deve esisstere in pratica. Nel momento drammatico dell?azione importano più le cose dei nomi». Nuccio Iovene, segretario Forum


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