Non profit
Ma per le riformeci vuolepiù coraggio
Un primo bilancio. Parla Vilma Mazzocco, portavoce Forum
di Redazione
«Una Finanziaria necessaria per il risanamento economico, ancora poco coraggiosa sulla strada delle riforme». A spiegare le luci e le ombre della legge è Vilma Mazzocco, una delle due portavoce del Forum del terzo settore, che puntualizza: «Non abbiamo però ancora fatto una valutazione condivisa: sarebbe prematuro trarre delle conclusioni».
Vita: Ma nel complesso come le sembra questa Finanziaria?
Vilma Mazzocco: Do una valutazione positiva del lavoro fatto insieme sul 5 per mille. Era importante ribadire la volontà di attuare e agire nuovi strumenti di sussidiarietà fiscale. Certo, la discussione va rilanciata per rendere strutturale questa misura. Per il terzo settore però i temi fiscali non si fermano a questo risultato o al fatto che le Regioni possano anche per il 2008 abbassare l’Irap per le non profit. Sollecitavamo misure fiscali per favorire lo sviluppo e il consolidamento del terzo settore. Non ci sono state.
Vita: Né per l’ambiente né per l’edilizia popolare, si è indicato un ruolo per il terzo settore?
Mazzocco: Avrebbe dovuto esserci: senza il non profit è difficile pensare a nuovi percorsi di housing sociale o alla ristrutturazione profonda delle grandi città.
Vita: Il Forum aveva chiesto misure per formazione e cultura. Per la prima c’è un fondo di soli 20 milioni.
Mazzocco: Nell’ambito culturale, nel rilancio del patrimonio delle nostre città, nell’attenzione a modi alternativi ma molto importanti di avere progetti e percorsi culturali, molto lavoro è svolto da associazioni. E questo non trova riscontro nelle politiche di sostegno e sviluppo del Paese. Il fondo formazione è, diciamo, non rispondente alle necessità.
Vita: È previsto un Piano di valorizzazione dei beni pubblici per lo sviluppo dei sistemi locali. Sono coinvolti l’Economia, i Beni culturali e il Demanio, non il terzo settore che di sviluppo locale se ne intende?
Mazzocco: Non diamolo per acquisito. Credo che il considerare il terzo settore come un sistema che infrastruttura i sistemi locali di sviluppo è un obiettivo di cultura e di pratica politica ancora da raggiungere. Questa Finanziaria potrà sostenere il risanamento economico, ma ancora non apre la stagione delle riforme.
Vita: In effetti il fondo per gli asili introduce una Carta della qualità dei servizi e un sistema di monitoraggio, che saranno però a carico dei soggetti gestori?
Mazzocco: A mio parere la detraibilità delle spese per gli asili deve essere rispetto ai soggetti che gestiscono, non esclusivamente rispetto al servizio. In questo modo si favorirebbe anche un consumo responsabile e la scelta verso le organizzazioni non profit. In altri termini la detraibilità dovrebbe essere agganciata a un criterio di meritorietà sociale del soggetto che offre il servizio. A maggior ragione il discorso vale per la Carta dei servizi.
Vita: Poi ci sono i livelli essenziali di assistenza…
Mazzocco: Quanto meno il cammino è stato ripreso prevedendo la loro definizione attraverso una legge delega.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.