Non profit

Malasanità? Non da queste parti

di Redazione

Vi assicuro che non volevo emulare un’inchiesta sul campo di Fabrizio Gatti. Troverei infatti assai esagerato procurarsi una peritonite perforante all’intestino per verificare come funziona il sistema sanitario nazionale. Vivo a Milano. Diciamo che ho rischiato di morire all’alba del 4 maggio scorso, se non mi fossi deciso a chiamare l’ambulanza dopo una notte da incubo. In pochi minuti sono venuti a prendermi e mi hanno portato al pronto soccorso di Niguarda: lì, in poche ore di lastre, di tac e di esami hanno capito che dovevo essere operato d’urgenza.
E dunque sono vivo, catapultato per venti giorni nel reparto di rianimazione. Ora riemergo e cerco di tornare in forma nello splendido reparto dell’unità spinale unipolare. Ma non volevo tediarvi col mio destino personale messo a dura prova. Quello che mi ha colpito è stato il livello eccellente di professionalità e di umanità che ho incontrato. Tutte le categorie professionali, dai medici agli infermieri, lavorano senza pause accudendo uno per uno pazienti davvero malconci. Ho visto uno spirito di umanità e di sacrificio che diventavano massimi proprio di fronte ai casi più difficili, persone delle quali, a volte, si sapeva solo il nome. Ho parlato a lungo, specie con gli infermieri, e mi sono reso conto che stanno vivendo una fase difficile, turni lunghi, ferie risicate, organici ridotti. Eppure tanto orgoglio per questo lavoro, ma anche la consapevolezza che la società è bombardata dalle notizie di malasanità, e dunque una possibile identità positiva rischia di essere seriamente compromessa. Questa riflessione mi fa pensare che l’intuizione della ricerca di Aldo Bonomi sia davvero fondamentale per creare una rete positiva attorno alla comunità di servizio. La salute è in buone mani, da queste parti, ma nessun patrimonio è per sempre, se non lo si valorizza.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.