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Sdg+Esg

Maldive, è anche italiana la via alla sostenibilità

L'icona del turismo esotico si pone il problema dello sviluppo, dinnanzi al cambiamento climatico e la diminuzione delle risorse. La repubblica delle Isole, assieme all'Onu, vuole costruire in questa direzione un nuovo quadro di standard per gli investimenti finanziari e chiama la londo-milanese PlusValue a progettarlo

di Giampaolo Cerri

Italiani alla Maldive ma non per villeggiare. È infatti notizia di ieri il lancio di un progetto di sviluppo sostenibile per le isole asiatiche che coinvolge l’Italia attraverso la società di consulenza PlusValue, tra le prime a occuparsi di rigenerazione urbana e finanza sostenibile.

La repubblica delle Maldive infatti, attraverso la Capital Market Development Authority, autorità per lo Sviluppo dei Mercati finanziari delle Maldive, col supporto dello United Nations for Development Programme – Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo lancia, si legge in una nota, «un progetto per introdurre il primo protocollo di rendicontazione di sostenibilità, “Sustainability Reporting Framework”» nel Paese. Un protocollo che integrerà le pratiche Esg nelle procedure di reportistica delle società quotate nel Paese. «L’iniziativa rappresenta una prima realizzazione concreta delle raccomandazioni delineate nel Quadro nazionale integrato di finanziamento delle Maldive, recentemente approvato dal Governo delle Maldive». Lo sviluppo del protocollo sarà realizzato appunto da PlusValue.

Il ruolo della finanza sostenibile

«Questa iniziativa strategica», chiarisce la nota congiunta dei tre diversi attori, «vuole promuovere un linguaggio comune per il mercato dei capitali nella Repubblica delle Maldive, allineando gli standard dell’attività economico finanziarie a quelli più ambiziosi a livello internazionale in materia di finanza sostenibile al fine di mobilitare i capitali privato per accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite – Sdg».

Spiega Mohamed Hussain Maniku, ad del Cmda, che «attraverso l’adozione di questo protocollo quadro, il nostro obiettivo è promuovere e facilitare l’adozione di pratiche aziendali responsabili e sostenibili tra le imprese locali. Questo, a sua volta, migliorerà la competitività nazionale e internazionale delle Maldive, promuoverà una maggiore fiducia negli investitori e sbloccherà un miglior accesso alle opportunità finanziarie. Cmda è pienamente impegnata a fare di questo progetto un successo».

Il primo incontro svolto, ha proseguito Maniku, «è stato estremamente produttivo e ha già affrontato aspetti fondamentali del progetto. Per procedere, abbiamo costituito un advisory committee con i rappresentati di tutte le parti e altri esperti verticali».

Paradiso di biodiversità a rischio

La Repubblica delle Maldive, l’arcipelago nell’Oceano Indiano composto da oltre 1.200 piccole isole naturali, gli atolli, vanta una ricca biodiversità e da tempo attrae significativi investimenti stranieri, soprattutto nel settore del turismo, che ha ripreso vigorosamente dopo la pandemia ed è in costante crescita. «Gli arrivi turistici sono aumentati da circa 1,3 milioni nel 2021 a 1,7 milioni nel 2022», prosegue la nota, «e con 1,1 milioni di arrivi registrati tra gennaio e luglio 2023, è ampiamente previsto che le Maldive raggiungeranno i 2 milioni di visitatori entro la fine dell’anno». Tuttavia, il cambiamento climatico e l’esaurimento delle risorse naturali mettono a dura prova la stabilità dell’ecosistema delle Maldive, influenzando la crescita economica del Paese e il benessere dei suoi abitanti. Di qui l’urgenza di un nuovo frame di sostenibilità «per gli standard di reporting sulla sostenibilità adottate dalle aziende del Paese e dagli investitori stranieri».

Dall’Italia il modello

L’italiana PlusValue (che in realtà è anche londinese, dove fa base Filippo Addarii che l’ha fondata nel 2015 con Fiorenza Lipparini, foto sotto ndr) fornirà un modello strutturato, quale guida per le aziende per rilevare le loro attività Esg in modo coerente, affidabile e trasparente.

«Sarà sviluppato in consultazione con gli stakeholder locali», spiegano proprio di PlusValue, «inclusi gli enti pubblici e privati e sarà allineato con i principali standard internazionali di sostenibilità, focalizzandosi inizialmente sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – Sdg, per garantirne l’efficacia e facilitarne l’ampia adozione da parte degli operatori di mercato. Si stima che il progetto sarà pronto per il lancio entro l’inizio del 2024 ed è previsto un ciclo formativo a favore delle principali categorie di stakeholder».

Soddisfatto, ovviamente lo stesso Addarii che è anche managing director della società: «L’assegnazione di questo progetto», dice a VITA, «è motivo di orgoglio per noi, il risultato di anni di impegno nella promozione della sostenibilità come principale driver della creazione di valore per gli operatori di mercato. Siamo felici di poter lavorare con Cmda e l’Undp, due istituzioni che sostengono il ruolo dei mercati finanziari nel guidare la transizione climatica e lo sviluppo sostenibile. Crediamo che l’impatto del progetto sarà significativo e potrà servire da esempio per le altre numerose nazioni insulari che guardano alle Maldive come modello di crescita. Questo modello in cui gli Sdg incontrano gli Esg è oggi un passaggio chiave».

Un punto di partenza

Secondo il rappresentante residente di Undp alla Maldive, Enrico Gaveglia, «il progetto non è un punto di arrivo, ma un importante avvio: per un programma più ampio verso operazioni di business responsabili, etiche e sostenibili in questa straordinario arcipelago di bellissime isole. Avviando questo percorso, miriamo a preservare i patrimoni naturali delle Maldive, promuovendo al contempo un ecosistema economico che prosperi seguendo i principi di tutela ambientale e responsabilità sociale».

La foto in apertura è di Jennvmy_ da Unsplash


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