Disabilità
Marta, influencer dell’accessibilità oggi anche Cavaliere della Repubblica
Marta Russo ha 25 anni ed è la dimostrazione concreta che le previsioni possono essere sovvertite. Come quella che le dava solo due mesi di vita. Non poche le difficoltà che ha dovuto superare e che continua a superare ingranando la marcia della sua carrozzina, con la quale abbatte ogni barriera, specialmente quelle mentali. Non a caso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'ha voluta insignire dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica, rendendo omaggio alla sua forza interiore

Non è facile descriverla, perché qualunque ruolo le si attribuisca limiterebbe la sua grandezza di giovane donna alla quale la vita sembrava non avere riservato nulla. Se si pensa che, alla nascita, i medici avevano sentenziato che non avrebbe superato i due mesi, si può capire quanta forza e quanta determinazione siano servite a Marta Russo, napoletana doc, per dimostrare che la vita si può affrontare anche controcorrente. Quale persona più adatta, quindi, per essere insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella?
«C’erano tutti i presupposti perché non potessi farcela», racconta Marta, oggi attivista dei diritti civili e blogger. «Già in gravidanza ai miei genitori era stato annunciato che non sarei arrivata a due mesi e che, anche nel remoto caso ce l’avessi fatta, non sarei mai stata in grado nemmeno di proferire parola. Siccome i miei genitori sono molto religiosi, soprattutto mia madre, hanno deciso di portare avanti la gravidanza. Sono nata al Gemelli di Roma fortemente prematura, con lesioni cerebrali, e per tre mesi sono stata ricoverata in terapia intensiva. Avrei dovuto avere una sorellina, la mia gemella, che purtroppo non ce l’ha fatta. Dopo 25 anni, però, io sono qui e lascio a voi dire se sono o non sono un miracolo».
Un miracolo tra fede e scienza, che oggi ti fa essere un punto di riferimento non solo per chi vive sulla sedia a rotelle come te.
La fede si può capire, ma per la scienza è solo questione di impegno. I miei genitori, nonostante la diagnosi, mi hanno comunque stimolata continuamente. E, quindi, è anche grazie ai loro sacrifici che adesso io sono diventata quella che sono e posso dare il mio aiuto gli altri.
Non ti sei mai fermata. Oggi ha un blog, sei su Youtube e i social ti amano…
Il mio impegno sui social nasce nel 2017, quando ho deciso di creare il mio canale YouTube, che ho chiamato come il sito “I pensieri di Marta“, perché credo che la libertà di pensiero sia l’unica libertà che nessuno può toglierci. Ho poi ho aperto anche una pagina Facebook e, da poco, il mio profilo Instagram. Parlo con le persone che hanno una disabilità, ma non solo. Amo definirmi “influencer dell’accessibilità”, nel senso che sensibilizzo verso una cultura inclusiva. Cerco di raccontare casistiche riguardo all’accessibilità e all’inclusione in una chiave positiva, perché non mi piace fare polemiche. Quindi, per esempio, se una struttura ricettiva è accessibile, io la pubblicizzo. Altrimenti, piuttosto, faccio notare alla stessa struttura gli accoglimenti che potrebbero essere messi in campo per migliorare l’accessibilità.
Amo definirmi “influencer dell’accessibilità”, nel senso che sensibilizzo verso una cultura inclusiva
E funziona? Ti ascoltano?
Sì, mi ascoltano, solo che siamo ancora ben lontani da quella che può essere un’accessibilità totale. Infatti, l’idea che io porto avanti è quella di una rivoluzione culturale. Certo, l’abbattimento delle barriere architettoniche è importante, la prima cosa da fare, ma per il salto culturale bisogna superare le barriere mentali.

Durante la tua giovane vita avrai incontrato difficoltà per il semplice fatto che “viaggiavi” su una carrozzina?
Piano piano le cose stanno cambiando, ma non ancora del tutto. Il problema è che purtroppo combattiamo sempre contro determinati stereotipi culturali. C’è proprio una chiusura di mentalità nei confronti delle persone con disabilità. Per fare un esempio, quando io vado a fare una visita, invece di parlare con me, i dottori parlano con il mio accompagnatore di turno. Come se non ci fossi o non fossi in grado di capire. “Scusi, dico io, sono qui, parli con me!”. Di queste cose parlo sui social con chi mi segue.
Oggi anche Cavaliere della Repubblica
Per me è stata una grandissima sorpresa, non me lo aspettavo ed è stata un’emozione immensa, una grande gioia. Io credo che la mia candidatura, se così la vogliamo chiamare, sia arrivata al Presidente attraverso insegnanti, associazioni, fondazioni di tutta Italia che mi seguono, quindi ringrazio tutti loro. Come dicevo, attraverso i social con “I pensieri di Marta”, ormai da cinque anni entro anche nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi verso l’attenzione all’accessibilità e all’inclusione. Credo, infatti, che il futuro sia nelle loro mani, quindi bisogna partire da qui per fare il passo culturale che dicevo prima.

Cosa ti ha colpito di più quando ti sei trovata al cospetto del presidente Mattarella?
Sicuramente sono andata un po’ fuori da quelle che sono le normali regole del cerimoniale. Per esprimere la mia gratitudine più sentita, infatti, mi è venuto spontaneo abbracciarlo e lui ha ricambiato il mio abbraccio. Sono felicissima perché è il riconoscimento di un percorso di vita, certamente tutto in salita, ma pieno di soddisfazioni.
Le foto sono state fornite da Marta Russo. In apertura, il Presidente Sergio Mattarella con Marta Russo foto di Francesco Ammendola – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica.
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