Cultura

Medio Oriente: la Jihad islamica blocca i razzi sui territori

"Vogliamo garantire la calma al ritiro sionista. Il progetto nazionale palestinese sta attraversando una fase cruciale".

di Redazione

Mentre si fa imminente l’inizio del ritiro unilaterale israeliano dalla Striscia di Gaza, la Jihad Islamica ha ordinato ai propri militanti di cessare gli attacchi con razzi contro obiettivi israeliani, in particolare contro gli insediamenti in procinto di essere evacuati. Lo ha reso noto lo stesso gruppo radicale palestinese.

In un comunicato il comando delle brigate Al Quds, il braccio armato della Jihad, ha affermato di avere ”ordinato tre giorni fa a tutte le cellule di interrompere gli spari di razzi al fine di tutelare il progetto nazionale palestinese, che attraversa una fase critica e cruciale”. Il comunicato della Jihad e’ stato diffuso dopo che questa notte un razzo sparato da miliziani palestinesi e’ ricaduto sulla citta’ palestinese di Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, uccidendo un bambino di sei anni e ferendo altre 8 persone e a due settimane dall’inizio del ritiro israeliano da Gaza. Secondo il comunicato della Jihad, l’interruzione degli attacchi punta a consentire che ”il ritiro sionista si svolga nella calma”.

L’Autorita’ Nazionale Palestinese ha dispiegato un massiccio contingente di forze di sicurezza nella piccola enclave per evitare violenze durante le fasi dello sgombero dei coloni ebrei, e il suo presidente Mahmoud Abbas alias Abu Mazen ha autorizzato la linea dura nei confronti degli estremisti irriducibili.

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