Mondo
Meeting: lettera aperta del Ciai a Pera
"Siamo tutti meticci", scrive la presidente Valeria Rossi Dragone CIAI, il Centro italiano aiuti all'infanzia
di Redazione
“Siamo tutti meticci…”. E’ quanto sostiene in una lettera aperta a Marcello Pera il presidente del CIAI, il Centro italiano aiuti all’infanzia, Valeria Rossi Dragone, dopo le affermazioni contenute nel discorso che il presidente del Senato ha fatto domenica al Meeting di Rimini. Un discorso “che non ci e’ piaciuto, e ci preoccupa”. “Gentilissimo Presidente Pera – scriva la responsabile del CIAI – sono il presidente di un’associazione di famiglie che, dal 1968, cerca nel nostro Paese una mamma e un papa’ per tutti quei bambini che si trovano in reale stato di abbandono. Questa missione viene svolta indipendentemente dal colore della loro pelle o dalla forma dei loro occhi, perche’ possano ricevere, come e’ loro diritto, il calore, l’affetto e il sostegno di una vera famiglia”. La donna si dice quindi “orgogliosa di affermare che, le nostre, sono famiglie ‘meticce’; famiglie create con la consapevolezza e senza la paura di ‘mischiarsi’, nelle quali la differenza viene sempre considerata un valore, un accrescimento. I figli dei nostri figli, con tutta probabilita’, saranno ancora piu’ meticci e noi li ameremo e li aiuteremo, per quanto in nostro potere, a crescere consapevolmente liberi in una societa’ che, ci auguriamo, rimarra’ aperta al confronto crescendo in loro il senso di appartenenza a questo Paese”. Per questo motivo – aggiunge la presidentessa del CIAI nella lettera aperta a Pera – “gentile Presidente non ci e’ affatto piaciuto il suo discorso al meeting di Rimini. E ci preoccupa, anche perche’ Lei rappresenta la seconda carica dello Stato, non un cittadino qualunque”. La lettera aperta si chiude con l’augurio che “i nostri figli e i figli dei nostri figli possano incontrare sulla loro strada persone che sappiano cogliere il loro valore come esseri umani e non abbiano timore di ‘meticciarsi’ con loro”.
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