Famiglia

Merano: bimbo ucciso, confessa la madre

Di fronte agli occhi del fratello più grande. E' stata la donna a chiamare la polizia: «E' stato un black out»

di Redazione

Non sono bastate le cime innevate e l’aria frizzante a rasserenare la mente di una donna disperata. Non è bastata la bellezza delle montagne a bloccare quella mano, che si è abbattuta drammaticamente su un’anima innocente. Un bambino di quattro anni è stato ucciso a coltellate questa mattina a Merano, in Alto Adige. Per il delitto è stata fermata la madre.

La terribile vicenda di cronaca nera è avvenuta in un appartamento di via Wolkenstein, nei pressi dell’ippodromo di Maia. Sul posto ci sono il procuratore della Repubblica Cuno Tarfusser e il pubblico ministero Giancarlo Bramante.

Secondo quanto si è appreso, il piccolo sarebbe stato ucciso davanti agli occhi di uno dei suoi fratelli. Al momento del delitto il padre non sarebbe stato in casa.

La madre del bambino ucciso si chiama Christina Rainer, una casalinga di lingua tedesca originaria della zona. Il padre è un tecnico dell’azienda energetica meranese. E al momento del delitto si trovava al lavoro.

Stando alle prime informazioni, sarebbe stata la donna stessa a telefonare alla polizia per avvisare di quanto accaduto. Al momento del delitto, nella palazzina di case popolari, oltre alla vittima, il piccolo Julian, c’era il fratellino più grande. La sorellina più piccola, invece, non era in casa perché aveva trascorso la notte da una zia.

All’interno dell’abitazione in cui è avvenuto il delitto ci sono ora i tecnici della polizia scientifica. I vicini di casa non si sanno spiegare l’accaduto e parlano di una famiglia apparentemente tranquilla.

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