Cultura
Migrazioni: Amato, “chiudere Cpt al più presto
Così il ministro dell'Interno che definisce "inacettabili" le condizioni di vivibilità nei Centri di permamenza temporanea (Cpt)
di Redazione
Le condizioni di vivibilita’ in alcuni casi sono ‘inaccettabili’ e poi le strutture devono essere riutilizzate per l’accoglienza e il soccorso. Queste le principali motivazioni che dovrebbero portare alla chiusura dei Centri di permanenza temporanea (Cpt) per immigrati clandestini. Sono le conclusioni a cui sarebbe arrivata la commissione voluta del Viminale per indagare sulle condizioni di vita all’interno dei Cpt, presieduta da Staffan De Mistura, conclusioni anticipate oggi dal Corriere della Sera. La commissione, dunque, dovrebbe consegnare a breve al ministro Giuliano Amato un rapporto che chiederebbe la chiusura dei Cpt il prima possibile. Il rapporto, secondo il Corsera, detta alcune ‘linee d’intervento’, seppure ancora provvisorie, perche’ “l’obiettivo e’ quello di arrivare ad un testo che venga firmato da tutti i componenti della commissione”. L’idea e’ quella di trasformare i centri di identificazione in centri di accoglienza, che andranno “rafforzati e che alla fine dovranno essere l’unico strumento di assistenza”, e di porre limiti sugli ‘utenti’ dei Cpt. Il rapporto individua quattro categorie “che non devono essere ospitate per evitare una promiscuita’ inaccettabile: lavoratori, mamme con bambini, vittime della tratta ed ex dentenuti”. Attenzione anche ai richiedenti diritto d’asilo: trattenerli nei Cpt e’ “una limitazione della liberta’ personale”. Nuovi sistemi di accertamento, infine, per l’eta’ dei minori: attualmente si ottiene con una radiografia al polso, “ma questo sistema e’ scarsamente attendibile”.
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