Famiglia

Migrazioni: Sarkozy vincola l’integrazione al controllo dei flussi migratori

Il presidente francese avverte: "se non si ha il coraggio di controllare i flussi migratori, non si riuscira' a realizzare l'integrazione".

di Redazione

Il tema dell’immigrazione e’ stato al centro del vertice franco-tedesco di Berlino, dove Nicolas Sarkozy ha avvertito che “se non si ha il coraggio di controllare i flussi migratori, non si riuscira’ a realizzare l’integrazione”. Se ci sono troppi clandestini, ha osservato il presidente francese, “i sistemi sociali esplodono, non ci sono abbastanza abitazioni, non c’e’ sufficientemente lavoro e alla fine le prime vittime saranno gli stranieri in situazione legale”.

“Io non ho mai sostenuto l’argomento dell’immigrazione zero”, ha precisato Sarkozy, “e ho sempre detto che l’immigrazione e’ un fatto positivo. Ma il primo avversario dell’immigrazione e’ l’immigrazione clandestina. Non si possono integrare tutti, se non si viene a capo dei flussi migratori”. Sarkozy ha poi ammonito che tutti coloro secondo i quali la Francia e la Germania debbano accogliere tutti gli immigrati saranno “i responsabili del fallimento dell’immigrazione. Quando si creano dei ghetti con troppa gente, non c’e’ piu’ integrazione, ma c’e’ il rifiuto. Quando ci sono scuole solo con studenti che vengono da fuori, non c’e’ piu’ integrazione possibile, ma c’e’ il rigetto. Noi vogliamo accogliere degnamente molta gente, vogliamo darle una casa e un lavoro, ma noi diciamo anche che non possiamo accogliere tutti”.

“I buoni sentimenti sono molto necessari”, ha aggiunto Sarkozy, “ma noi portiamo una responsabilita’ sulle nostre spalle. L’integrazione presuppone una doppia volonta’, quella di accogliere e quella si rispettare la cultura del Paese ospite”. Il presidente francese ha sottolineato che gli immigrati devono rispettare le leggi, la lingua e la cultura del Paese che li ospita e ha aggiunto che le societa’ occidentali non possono accettare “comportamenti medievali”, come quello di tenere in casa le donne ed impedire loro di imparare il francese.

Sarkozy ha aggiunto che le societa’ occidentali sono fondate sull’uguaglianza tra uomo e donna e non possono tollerare la poligamia ed i matrimoni forzati. Anche Angela Merkel ha messo in evidenza l’importanza del fattore linguistico ed ha spiegato che ai fini dell’integrazione “la lingua e’ la chiave di tutto”, poi ha precisato che sul piano etico-sociale in Germania esistono “regole di base sulle quali non si transige”. Il cancelliere si e’ augurato che i giovani immigrati “possano avere le stesse possibilita’ di coloro che risiedono in Germania da secoli” ed a questo proposito ha fatto riferimento agli Ugonotti, cacciati dalla Francia alla fine del XVII secolo, “che hanno dato molto a Berlino”. All’uscita di Sarkozy e della Merkel del liceo franco-tedesco “Romain Rolland” si e’ verificato un incidente senza conseguenze, quando un uomo ha tentato di aggredire il cancelliere gridando: “No allo Stato ‘Grande Fratello'”. L’uomo, 25 anni, e’ stato sopraffatto dal servizio di protezione quando era arrivato a un paio di metri dalla signora Merkel. La protesta era diretta contro la legge varata venerdi’ dal Bundestag, che permette alle autorita’ di registrare e conservare per una durata di sei mesi tutti i dati riguardanti le chiamate telefoniche, le E-mail e le pagine di internet consultate dai cittadini. Medici ed associazioni giornalistiche avevano duramente protestato nei giorni scorsi contro il provvedimento, definito liberticida.

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