Europa
Milano-Strasburgo: cronaca di un viaggio “elettrico” con gli eurodeputati Pedullà e Torselli
Cose “mai sentite” nella trasferta verso il Parlamento europeo con i due esponenti del Movimento 5 Stelle e di Fratelli d’Italia ospiti di Europa Express: il radio "road trip" verso le plenarie del Parlamento europeo ideato dalla trasmissione Caterpillar di Rai Radio2 in collaborazione con l'Ufficio del Parlamento europeo di Milano. Sul van elettrico c’era anche VITA

L’appuntamento è fissato alle 8,30 davanti alla sede Rai di corso Sempione a Milano. Ad aspettarci il van elettrico con targa francese guidato da Samy. Il van ha un nome: Europa Express. Che è anche il nome del progetto ideato da Paolo Bergamaschi (firma di VITA ed ex funzionario di lungo corso nella Commissione esteri del Parlamento europeo) in collaborazione con gli autori e i conduttori della storica trasmissione di Rai Radio 2 Caterpillar: Massimo Cirri, Sara Zambotti e Paolo Labati. Il progetto è stato supportato dall’Ufficio del Parlamento europeo di Milano e Roma.
Siamo al quarto road trip della serie, ma il primo full electric. Con Bergamaschi, Zambotti, Labati e il sottoscritto sul pulmino salgono Valentina Parasecolo, responsabile della comunicazione del Parlamento europeo in Italia, Caterina Moser della fondazione Antonio Magalizzi e – come previsto dal format – due eurodeputati italiani di schieramenti contrapposti: Gaetano Pedullà del Movimento 5 Stelle e Francesco Torselli di Fratelli d’Italia.
Obiettivo del viaggio: conoscere e far conoscere meglio i nostri rappresentanti in Europa. Tempo di percorrenza previsto: 5 ore. Tempo effettivo: 9 ore, complice il ribaltamento di un camion nei 17 chilometri del tunnel del San Gottardo, proprio pochi minuti prima del nostro arrivo al traforo. Risultato? Duplice: siamo arrivati a Strasburgo nell’area adibita a studio radiofonico del Parlamento europeo cinque minuti prima dell’avvio della diretta di Caterpillar (che va in onda dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 20). Ma soprattutto abbiamo avuto tempo per approfondire la conoscenza di Pedullà e Torselli.

Gaetano Pedullà, classe 1967, catanese, giornalista, ex direttore del Tempo e fondatore de la Notizia. Un’esperienza quasi decennale nella democrazia cristiana a cavallo degli anni 80 e 90 del secolo scorso. Nel 2024 prende 15.902 preferenze, il più votato fra gli ex grillini.
Francesco Torselli, classe 1976, nato a Firenze e cresciuto a Prato. Già capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale della Toscana. Nelle elezioni europee si presenta nella Circoscrizione Italia centrale. Viene eletto con 43.439 preferenze.
Questa la sintesi delle schede che trovate su wikipedia. Le sorprese arrivano davanti all’imbocco del San Gottardo. Il set è quello che potete vedere in questa clip video realizzata da Caterina Moser.
Pedullà e Torselli sono seduti uno di fronte all’altro. Ma le cose che li uniscono non sono poche. A patto di lasciare sullo sfondo questioni come l’Ucraina e il Green Deal. Ma di questo si parlerà a Strasburgo. Per ora siamo fermi in Svizzera. Il traforo è a poche centinaia di metri. Ma ci arriveremo solo fra una novantina di minuti. Nel frattempo, guardando dal finestrino sia a destra che a sinistra la cartolina è made-Swiss: prati verdi e bovini al pascolo.
La conversazione entra nel vivo. Entrambi gli eurodeputati hanno solide conoscenze e amicizie nella destra italiana. Poco rileva, naturalmente, per Torselli anche se tiene a sottolineare di «non essere mai stato nel Fronte delle Gioventù», ma soprattutto di essere entrato nelle fila del partito meloniano «perché in una regione di sinistra come la Toscana “faceva più figo”: fossi nato in altre latitudini forse oggi sarei su un’altra sponda». Naturalmente lo dice sorridendo, fra il “serio e il faceto”. La sensazione però è che un fondo di verità ci sia.
Sorprendente il sorpasso a destra di Pedullà. «Isabella Rauti è una mia carissima amica». Proprio lei? «Sì, lei». Isabella Rauti dal 23 marzo 2018 è senatrice della Repubblica italiana (della “Nazione” direbbe lei) per Fratelli d’Italia e dal 2 novembre 2022 sottosegretario di Stato al ministero della Difesa nel governo Meloni. Non solo. Isabella è figlia di Pino, storico leader del Movimento sociale italiano ed ex giovanissimo volontario della Repubblica sociale italiana. Isabella Rauti dal 1992 al 2018 è stata sposata con l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Missino, Alemanno è un altro nome pesante della destra italiana. Nel 2016 scrive un libro Verità capitale in cui racconta la sua verità degli anni vissuti al Campidoglio. La prefazione la firma proprio Pedullà. Oggi Alemanno si trova detenuto a Rebibbia per scontare una pena di un anno e dieci mesi da dove – meritoriamente – sta denunciando attraverso un diario le condizioni in cui si trovano i detenuti nel carcere romano. Altrettanto meritoriamente Pedullà poco prima di salire sul van elettrico sapientemente condotto da Samy si era recato nel penitenziario per verificare lo stato delle cose. «E le cose non vanno per niente bene», ci dice. Un assist per Torselli. Anche lui da poco ha visitato Sollicciano il carcere di Firenze e quello di Livorno: «Cimici, blatte, la pioggia che entra nelle celle… i detenuti vivono in condizioni indecorose, il personale socio-sanitario è sottodimensionato, polizia penitenziaria che vive costantemente situazioni di pericolo: insomma una situazione orrenda, su cui bisogna intervenire».

Due esponenti di partiti classificati come “giustizialisti” che hanno a cuore le legalità all’interno delle carceri italiane non è facile trovarli. Il van elettrico e sostenibile di Caterpillar c’è riuscito. Ma c’è di più. Chi scrive, colpito dalla sensibilità in tema di detenzione, prova a rilanciare mettendo sul piatto un altro tema molto sociale: quello dell’housing, nelle grandi città italiane ed europee i costi per la classe media stanno diventando insostenibili. Anche su questo punto Pedullà e Torselli si dimostrano attenti. Entrambi poi si dicono molto soddisfatti dell’esperienza che stanno facendo fra Bruxelles e Strasburgo. «Si possono fare tante buone cose, occorrerebbe che gli elettori ne avessero maggiore contezza», ribadiscono all’unisono. Torselli fa un esempio concreto ricordando il suo impegno a favore dei florovivaisti pistoiesi, ma anche a fianco del malati di Cipo (la pseudo-ostruzione intestinale cronica) «una malattia rara che porta a non rendere possibile soddisfare le normali esigenze nutrizionali che portano alla perdita di peso e alla malnutrizione involontaria». Un impegno nato dall’iniziativa di una malata che lo ha contattato. «I cittadini devono sapere che noi siamo a loro disposizione», ribadisce. Europa Express è qui proprio per questo.

Intanto il Gottardo si è liberato. Samy è rassicurante: «Arriveremo in orario per la puntata». Non si sbaglierà. Giusto il tempo per due ultime confessioni. Torselli confessa una passione per due icone della sinistra come Che Guevara e Francesco Guccini. Pedullà, maneggiando una bottiglietta di Coca Cola di plastica si libera di un grande peso: «Per fortuna qui in Svizzera i tappi non sono attaccati alle bottiglie». Con buona pace della direttiva Ue 2019/904 in base alla quale dal 3 luglio 2024, è scattato in tutta la Ue l’obbligo di dotare le bottiglie di plastica di un tappo agganciato (tethered cap), anche dopo essere stato svitato e sollevato, in modo da non disperderlo nell’ambiente. Fu una vittoria green sostenuta dai 5 Stelle. Ma Pedullà almeno nella neutrale Svizzera si concede una manleva. Un peccato veniale che ci dimenticheremo appena rientrati in Europa. Un paio d’ore ancora e il road trip to Strasbourg sarà arrivato a destinazione. Ore 18: inizia la puntata di Caterpillar.
Foto: gli eurodeputati Francesco Torselli e Gaetano Pedullà durante la puntata di Caterpillar andata in onda dal Parlamento europeo di Strasburgo