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Mine al bando. A Montecitorio il primo s

Più vicina una legge nazionale per cancellare la vergogna delle mine antiuomo made in Italy

di Paolo Giovannelli

Più vicina una legge nazionale per cancellare la vergogna delle mine antiuomo made in Italy. La commissione Affari Esteri della Camera ha infatti approvato in sede referente, il 10 giugno scorso, gli articoli del testo unificato sulla messa al bando delle mine antipersona. Un lavoro elaborato a quattro mani dalla commissione parlamentare, presieduta da Achille Occhetto, e dalle associazioni del volontariato, che da anni si battono contro la produzione e l?esportazione di tali ordigni o di loro componenti. «Un ottimo passo in avanti», commenta Nicoletta Dentico, portavoce della Campagna italiana per la messa al bando delle mine antiuomo, «particolarmente importante perché la definizione di mina accolta è ampia: il testo prevede infatti, oltre all?abolizione di tutti i modelli antipersona, comprese quelle cosiddette ?intelligenti? e quelle che rilasciano gas incapacitanti, anche la messa al bando delle mine anticarro, costruite in modo da poter essere facilmente trasformate in mine antipersona. E dunque ?capaci? di aggirare i divieti internazionali». Soddisfatto anche Achille Occhetto, da mesi particolarmente attento nel promuovere la migliore elaborazione dello stesso testo unificato: «Se il Parlamento approverà questo testo di legge senza stravolgerlo», dice, «l?Italia sarà l?avanguardia tra i Paesi che vogliono abolire questi odiosissimi strumenti di morte, che infliggono orribili mutilazioni a civili inermi».


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