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Minori: le proposte del Forum per la conferenza di Collodi

Il Forum del Terzo Settore ha elaborato un “Piano per l’Infanzia” che diffonderà alla Conferenza Nazionale di Collodi sui minori.

di Barbara Fabiani

ROMA- Presentato oggi dal Forum Permanente del Terzo Settore un ?Piano per l?Infanzia ? per dare voce alle bambine e ai bambini?. Le proposte sono il risultato di due anni di studio e del confronto tra trenta associazioni che si occupano di bambini e adolescenti – tra cui alcune anche tra quelle con aderenti al Forum- e verranno presentate alla Conferenza nazionale di Collodi sull?infanzia come contribuito da parte della società civile alla stesura del prossimo Piano Nazionale per l?Infanzia. Nelle 54 pagine di analisi e suggerimenti molti i temi trattati: dal sostegno a distanza ai minori stranieri non accompagnati; dall?affidamento familiare alla questione della chiusura degli istituti per minori abbandonati; dall?adozione internazionale al diritto dei bambini al gioco e all?educazione. ?Argomenti forti che però non vogliono avvalorare una visione patologica del mondo dell?infanzia ? ha spiegato Edo Patriarca , portavoce del Forum, ? Al contrario il ?Piano per l?Infanzia? del Forum del terzo settore vuole essere una valorizzazione del bambino nella sua normalità: né vittima né adultizzato, come invece viene rappresentato sui media?. Tra le proposte indirizzate al governo eccome alcune su argomenti specifici. La definizione di linee di finanziamento ad hoc per la promozione della tutela dell?infanzia e dell?adolescenza nei finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo, con riferimento sia alla legge in vigore e alla sua riforma; rivedere i provvedimento del ministero degli interni che ha posto limiti alla regolarizzazione al compimento del diciottesimo anno di età dei minori stranieri non accompagnati; la definizione dei costi delle adozioni internazionali; un?effettiva partecipazione dei minori all?elaborazione di politiche locali che li riguardano. Un?attenzione particolare viene dedicata all?avvio di un piano straordinario per la chiusura degli istituti per l?infanzia abbandonata. Si chiede, in primo luogo, di far cadere il decreto legge 791 attualmente in discussione alla Commissione infanzia del Senato, che abolirebbe la data di chiusura di questi istituti già fissata entro il 2006. Occorre, invece, monitorare adeguatamente la trasformazione degli istituti in comunità (non più di 10 ospiti) o in case famiglia (non più di 6 ospiti). Purtroppo, la normativa non vietando in maniera esplicita l?accorpamento di tali strutture, ha avuto per effetto la trasformazione solo formale di vecchi orfanotrofi in comprensori di ?case famiglia?, con lo steso affollamento e problemi di prima. Si chiede, inoltre, l?istituzione di un?anagrafe regionale per i 28mila bambini e adolescenti oggi ospitati in queste strutture, in modo che sia possibile rintracciare il loro percorso e avviare in tempi rapidi un adozione o un affidamento. Oggi solo le regioni Piemonte, Lombardia e Veneto lavorano con l?ausilio di questi registri territoriali. ?Siamo felici di poter dire che le nostre proposte hanno già trovato una buona accoglienza nelle sedi del governo che dovranno elaborare le politiche per l?infanzia – ha reso noto Marco Griffino, presidente del?Ai.Bi e che ha presentato il documento in veste di presidente del coordinamento infanzia del Forum. ?Chi leggerà il prossimo Piano nazionale per l?infanzia potrà ritrovarvi non poche delle idee contenute nel ?Piano? del Forum. D?altro canto si tratta di suggerimenti nati dall?esperienza concreta e che ci sentiamo di dover sostenere e portare all?attenzione del governo. Siamo infatti convinti che sia un preciso dovere di chi si occupa di diritti dei bambini non aspettare che gli si conceda la parola, ma bussare ed entrare per lavorare insieme.?


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