Migranti
Minori stranieri non accompagnati: fondi inadeguati mettono a rischio i diritti dei bambini
Più di venti organizzazioni si uniscono alle richieste dell’associazione nazionale comuni italiani: «Gli stanziamenti per il Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati non sono sufficienti a coprire le spese sostenute dai comuni. Serve un intervento strutturale e risolutivo»
di Redazione

Le risorse stanziate dal Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati non sono sufficienti. Lo ha dichiarato l’Anci, associazione nazionale comuni italiani, in una lettera inviata al governo a inizio estate. Lo ribadiscono ora 23 organizzazioni impegnate nella promozione dei diritti dei minori non accompagnati, ricordando che «i comuni sono realtà fondamentali per il buon esito dell’inclusione dei tanti minorenni che arrivano in Italia in fuga da violenze, persecuzioni, violazioni dei diritti umani e povertà».
Secondo le organizzazioni, «molti comuni italiani si adoperano instancabilmente per garantire un’accoglienza adeguata, nonostante i limiti di un assetto ancora emergenziale e poco organico perché non in linea con la legge 47 del 2017, il quale rende spesso complesso agire in modo pianificato. A fronte di questo impegno, è essenziale che il governo agisca sostenendo gli enti locali in questo esercizio di responsabilità, come disposto dal decreto legislativo 142 del 2015, secondo il quale l’accoglienza dei minori non accompagnati non deve comportare alcuna spesa o onere a carico dei comuni».
In gioco i diritti di migliaia di adolescenti e bambini
C’è una forte preoccupazione, da cui nasce la richiesta di misure strutturali. «Nel 2023 e nel 2024 i comuni italiani si sono confrontati con rimborsi parziali delle spese da loro sostenute, per un ammanco di almeno 190 milioni di euro in questo biennio», si legge in una nota diffusa da Save the Children. «Si tratta di fondi che sono già stati erogati dalle amministrazioni locali per l’accoglienza dei minori e che rischiano di determinare gravi problemi sotto il profilo della loro tenuta finanziaria, nonché della qualità dell’accoglienza. La circolare recentemente emanata dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno anticipa uno scenario complesso anche per il 2025».
Se ulteriormente prolungato, denunciano le 23 organizzazioni, questo stato di cose finirà inevitabilmente per ripercuotersi sui diritti di migliaia di adolescenti e bambini non accompagnati presenti in Italia, che rischierebbero di non essere adeguatamente seguiti e supportati e, di conseguenza, di sprofondare in situazioni di marginalità. «In previsione della discussione del prossimo disegno di legge Bilancio», scrivono, «si esorta il Governo a prevedere adeguati fondi a copertura delle spese del biennio pregresso e del prossimo triennio, nell’ambito di un confronto con l’Anci rispetto alle previsioni di spesa e alle necessità dei comuni».
Le realtà che sottoscrivono l’appello sono: Agevolando, Ai.Bi. Amici dei Bambini, Arci, Caritas Italiana, Casa dei diritti sociali, Centro Astalli, CeSPI, Cidas, Cies, Cismai, Commissioni Migrantes & Gpic dei Missionari Comboniani, Consiglio italiano per i Rifugiati, cooperativa CivicoZero, Cnca, Defence for Children, Europasilo, Fondazione Migrantes, Terre des Hommes Italia, Intersos, Oxfam, Save the Children, Sos Villaggi dei Bambini e Tutori in Rete.
La fotografia in apertura è di Melanie Stander su Unsplash
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