Mondo
Mogadiscio: si arrende l’ultimo “warlord”
Le Corti islamiche hanno ora il completo controllo della Somalia.
di Redazione
Dopo due giorni di intensi combattimenti nel sobborgo meridionale di Medina, a Mogadiscio, che hanno causato almeno 77 morti ed oltre 150 feriti, circa 500 miliziani fedeli all’ultimo membro dell’alleanza dei Signori della guerra si sono arresi nella notte, al termine di una mediazione, all’unione delle Corti Islamiche. I leader del clan hanno convinto il potente ‘warlord’ Abdi Hassan Qeybid ad accettare la resa e a consegnare una trentina di veicoli armati, mitragliatrici e munizioni alle truppe islamiche, in cambio dell’aministia.
Si tratta di una nuova importante vittoria per gli islamisti che hanno ormai conquistato il completo controllo della capitale somala e di diverse regioni meridionali del Paese africano, indebolendo ulteriormente il governo di transizione di Baidoa.
Gia’ domenica, al termine di una sanguinosa giornata di combattimenti, le Corti avevano annunciato la vittoria sugli uomini di Qeybid e di Hussein Aidid, vicepremier e ministro dell’Interno delle istituzioni provvisorie al momento basate a Baidoa, 240 chilometri a ovest di Mogadiscio. Ieri pomeriggio gli scontri erano ripresi facendo aumentare il numero delle vittime.
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