Famiglia
Musicisti anche la buio
Sabato 10 febbraio a Roma dimostrazione del metodo eBrass, musica in braille
di Redazione
Nell?ambito del progetto europeo eBrass, verrà organizzato a Roma un primo workshop rivolto innanzitutto ai musicisti non vedenti, sia professionisti che amatori, ma anche agli studenti di musica, ai loro insegnanti e familiari, e a tutti coloro che sono interessati alla musica Braille. Sarà un?importante occasione per conoscere il progetto eBrass, il software BME e la biblioteca musicale virtuale, arricchita da una dimostrazione pratica, durante la quale i presenti che volessero sperimentare il servizio avranno a disposizione alcune postazioni attrezzate allo scopo.
Un po? di storia.
Da quasi 10 anni Arca Progetti, una società di Verona, specializzata nella realizzazione di software per non vedenti, in collaborazione con l?Unione Italiana Ciechi di Verona, la Biblioteca Italiana per i Ciechi e le maggiori istituzioni europee attive nel campo dei non vedenti, lavora a coniugare musica e tecnologia.
I frutti più importanti di questo lavoro, che Arca Progetti conduce insieme agli utenti, sono rappresentati dal programma BME (Braille Music Editor), un software che metterà il non vedente in grado di scrivere la musica con la stessa facilità con cui un musicista vedente scrive il suo spartito, e da una vera e propria biblioteca musicale on-line: per ora uno scaffale con 500 titoli, che si va via via arricchendo.
Il progetto eBrass
La Commissione Europea ha finanziato un progetto (eBraille Score Service, ossia Servizio musicale Braille digitale), finalizzato a verificare la validità della biblioteca online e la possibilità di passare dalla sperimentazione ad un servizio su base stabile.
Come funziona la biblioteca online
Il non vedente, che sappia leggere la musica in Braille, ha davanti a sé un computer attrezzato con i normali programmi specifici, ormai abbastanza diffusi, si collega al sito www.ebrass.org e sceglie la lingua di lavoro fra italiano, francese, inglese, spagnolo, olandese e ungherese. Gli utenti registrati poi entrano in biblioteca e, come in tutte le biblioteche, hanno davanti un catalogo organizzato per autore, titolo, genere musicale, editore, e via dicendo.
Il bello viene ora: una volta che l?utente ha trovato lo spartito desiderato, lo preleva dalla biblioteca, operazione questa che dura solo qualche secondo, e sul suo personal computer trova sì un file che può leggere in Braille, ma trova anche il brano musicale vero e proprio, che può ascoltare direttamente.
All?apparenza potrebbe sembrare una cosa semplice, ma ci è voluto molto tempo per sistemare le innumerevoli tessere di questo puzzle, costituite dalle esigenze del musicista non vedente, dalle necessità dei linguaggi di programmazione e non ultima dalla sintassi della notazione musicale braille. I risultati sono stati possibili grazie alle sinergie fra gli utenti, le biblioteche specializzate ed i tecnici.
Quali le novità?
Per comprendere la portata dell?innovazione, va precisato che gli spartiti in Braille sono su carta e vengono inviati a domicilio dai centri di trascrizione. Uno spartito in Braille rappresenta fedelmente il contenuto musicale, però non si presta facilmente ad una lettura globale. Infatti il non vedente, in caso di composizioni complesse (fughe, brani orchestrali), impiega molto tempo e grande sforzo mentale per farsi un?idea del pezzo musicale, a differenza del vedente il quale, con un colpo d?occhio, coglie il disegno melodico, i rapporti fra le parti, la presenza di accordi e quant?altro.
Da ora in poi ricevere a domicilio il brano musicale preferito o quello richiesto dai programmi di studio sarà questione di qualche secondo, e, quel che più conta, anche se il brano è sconosciuto, il non vedente potrà ascoltarlo senza l?aiuto di nessuno.
Per eseguirlo egli dovrà sempre mandarlo a memoria, come faceva in passato, ma sarà guidato dall?orecchio e farà meno fatica a memorizzarlo.
Questo è il contributo che il consorzio eBrass vuol dare al rilancio degli studi musicali in Italia ed in Europa, oggi così trascurati eppure tanto importanti per i non vedenti.
Molti ragazzi oggi non si avvicinano agli studi musicali perché non si trova personale preparato in grado di insegnare a leggere la musica Braille, perché trascrivere uno spartito con i mezzi tradizionali costa molto tempo e denaro, perché un brano va mandato a memoria prima di eseguirlo dato che il non vedente non può leggere e suonare contemporaneamente.
eBrass non resterà fermo, perché è già in atto un nuovo progetto europeo, che, facendo tesoro dei risultati acquisiti, amplierà le possibilità a disposizione dei non vedenti e delle loro famiglie, per avvicinarsi alla musica, l?unica forma d?arte completamente accessibile a loro.
Ecco cosa ne pensano gli utenti
?Ora non vado più a tentoni quando studio?, dice uno studente. ?E? come se qualcuno mi prendesse per mano e mi conducesse sano e sicuro fino alla meta?.
?Finalmente, quando voglio capire come è fatto un accordo, non ho bisogno di aspettare giorni e giorni per avere qualcuno che me lo spieghi, lo posso guardare da solo con eBrass?.
?Studiare musica ora è tutta un?altra cosa: quando non capisco un segno me lo faccio dire dal programma?.
Data l?importanza che questo progetto riveste e la soddisfazione di chi già ha potuto sperimentare il servizio, è fondamentale che questa informazione raggiunga tutti i potenziali utenti. Per questo motivo, è stato organizzato l?workshop di cui si allega il programma.
La partecipazione al workshop è curata dalla sezione di Verona dell’unione italiana ciechi: uicvr@libero.it oppure tel. 045 8003172
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