Non profit
Nasce la prima Sgr da una Fondazione
È quella di Padova Rovigo: lancerà un fondo per sostenere il territorio
di Redazione

Non solo erogazioni, ma anche patrimonio al servizio del territorio. La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, prima in Italia, ha costituito una società destinata a trasformarsi nei prossimi mesi in una SGR (Società di Gestione del Risparmio) con l’obiettivo di lanciare un primo fondo che investa nel capitale di aziende tradizionalmente attive nel territorio. Lo strumento della SGR, e del fondo da essa gestito, permette di agire a sostegno dell’economia non solo attraverso l’erogazione, ma anche utilizzando il proprio patrimonio.
L’esigenza di fondo è quella di dare una risposta veloce alle aziende che chiedono capitale per crescere, consolidarsi ed uscire dalla crisi attuale, in linea con le altre iniziative a supporto del tessuto industriale italiano.
L’annuncio della nascita di “Gradiente SGR S.p.A.” è stato dato nel corso della presentazi tre anni” – dichiara Antonio Finotti (nella foto), Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo – “gli stanziamenti previsti a favore
del territorio di Padova e Rovigo saranno pari a 150 milioni di euro, con un obiettivo annuo di 50 milioni di euro, a cui si aggiungeranno gli stanziamenti, non ancora definiti, destinati al Fondo per il Volontariato regionale e al Progetto Sud. Un impegno rilevante, che sarà mantenuto ricorrendo, se necessario, al fondo di stabilizzazione delle erogazioni, costituito proprio per garantire nel tempo un efficace livello di intervento anche in presenza di una diminuzione della redditività della gestione finanziaria”.(segue)
“Rispetto al triennio 2007-2009, in cui le risorse messe a disposizione sono ammontate a 200 milioni di euro” – precisa il Presidente Finotti – “abbiamo scelto di adottare un atteggiamento prudenziale, dettato dall’attuale congiuntura economico-finanziaria. Di conseguenza abbiamo ritenuto di dover individuare, attraverso un’analisi attenta del contesto, i bisogni prioritari del territorio in cui operiamo. Anche nell’evenienza in cui i mercati non fossero in grado di dare segnali positivi, tale scelta ci consentirà di svolgere con efficacia la nostra funzione”.
Un’importanza prioritaria verrà attribuita all’ Assistenza e tutela delle categorie più deboli con 33 milioni di euro; a seguire l’Istruzione con 31 milioni di euro, Salute e Ambiente con 29 milioni di euro, Ricerca Scientifica con 28 milioni di euro , Arte e Attività Culturali 24 milioni di euro. Agli Altri settori ammessi (Attività sportiva, Sicurezza alimentare e agricoltura di qualità e Protezione civile) saranno infine destinati 5 milioni di euro.
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