Cultura
Nasce Vita Digital Magazine
“Un anno in 12 storie”. È il titolo del primo numero del nostro DM: un modo di rivivere il 2014 nel racconto che Vita ha fatto in questo anno, con la qualità e l’agilità del digitale. Un buon modo per prendere la rincorsa e saltare dentro l’anno nuovo che ci attende
di Redazione

Nasce Vita Digital Magazine, una nuova modalità di racconto per una redazione che ha compiuto 20 anni. È il nostro modo di chiudere l'anno e di farvi gli auguri. Ma anche una nuova modalità di informarvi che rilanceremo anche nel 2015.
“Un anno in 12 storie” è il titolo di questo numero: un modo di rivivere il 2014 nel racconto che Vita ha fatto in questo anno, con la qualità e l’agilità del digitale.
Le immagini e i testi dialogano in maniera stringente, per restituire le emozioni che tanti fatti dell’anno che oggi salutiamo ci hanno fatto vivere. Da gennaio a dicembre abbiamo scelto 12 servizi giornalistici che restituiscono un film interessante e non scontato che aiuta a tracciare un bilancio di questo 2014.
Dal gioco d'azzardo legalizzato al caso Marco Pantani, dalla rivoluzione Ucraina alla riforma del Terzo Settore passando per l'housing sociale newyorkese, i curas villeros di Bergoglio la Milano dell'edilizia abbandonata e degli sgomberi fino al Chiapas del dopo Marcos, a Nawal, il 118 dei migranti e alla generazione del Servizio Civile Europeo.
Un anno, come sempre, fatto di paure e di speranze, di slanci e di sorprese. Riviverle nella veloce sequenza che è propria del format digitale è un buon modo per prendere la rincorsa e saltare dentro l’anno nuovo che ci attende. Buona lettura e i nostri auguri per Natale e l’inizio dell’anno nuovo.
Clicca qui per la versione tablet
Clicca qui per la versione desktop
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.