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Volontariato

Nel 2023 oltre 1.500 volontari d’impresa al Banco Alimentare

Lo scorso anno sono state donate oltre 6mila ore di lavoro. La Fondazione ha visto crescere le giornate dedicate a questo tipo di volontariato. Per il presidente Giovanni Bruno si tratta di un’esperienza che «genera consapevolezza e promuove una cultura di impegno sociale e di crescita professionale»

di Redazione

Il volontariato aziendale è un’iniziativa sempre più diffusa e riconosciuta tra le imprese. Spesso viene considerato un’importante pratica di responsabilità sociale d’impresa- Csr, un modo per contribuire positivamente alle comunità in cui operano e, ultimo ma non meno importante, per favorire un ambiente di lavoro collaborativo e motivante.

Numeri in crescita

In questo campo, nell’ultimo anno Fondazione Banco Alimentare ha visto crescere sensibilmente le adesioni alle giornate dedicate al volontariato d’impresa, attività rivolta alle aziende che desiderano offrire un’esperienza significativa ai loro dipendenti, avvicinandoli, anche solo per un giorno, alle reali mansioni che vengono svolte ogni giorno dai volontari nelle varie sedi regionali di Banco Alimentare.

Nel 2023 – si legge in una nota – sono stati 1.578 i dipendenti di 48 aziende partner e sostenitrici di Banco Alimentare che hanno messo a disposizione oltre 6mila ore di lavoro nell’attività non profit. 

Esperienza che promuove la cultura dell’impegno

«Questa esperienza genera consapevolezza e promuove una cultura di impegno sociale e di crescita professionale; invitiamo tutte le imprese ad avvicinarsi a questa pratica sociale che garantisce benefici a più livelli, a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti» commenta Giovanni Bruno, presidente di Fondazione Banco Alimentare. «Aprire le porte e accogliere le persone che lavorano nelle aziende nostre partner è un momento molto significativo di condivisione e crescita. Abbiamo raccolto bellissime testimonianze che ci arricchiscono e ci motivano a continuare in questa direzione». 

Gesti concreti arrivano dalle aziende e dagli stessi dipendenti che vivono questa esperienza e che sono segnali inequivocabili di apprezzamento. Un’esperienza che dal punto di vista organizzativo rappresenta un impegno di tempo e risorse per i Banchi ospite, che curano queste giornate perché il volontariato di impresa possa essere un’occasione fondamentale per chi le vive e di consolidamento delle relazioni con le aziende partner. 

Oltre le persone il know-how

Lo scorso anno – ricorda ancora la nota -, in diverse occasioni, le aziende partner hanno poi voluto mettere a disposizione il proprio know-how e sostegno economico a supporto dell’attività di Banco Alimentare, andando a migliorare alcuni aspetti operativi o logistici e tanti loro dipendenti hanno poi scelto di fare i volontari anche in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.

Dai feedback raccolti tra le aziende, è emerso che l’esperienza ha portato un miglioramento della reputazione aziendale, lo sviluppo delle soft skills dei dipendenti e un aumento delle relazioni con stakeholder e comunità. 

«Tutti diventiamo volontari, indipendentemente dai ruoli aziendali. Dopo un breve giro in magazzino e di presentazione del Banco Alimentare, ci si mette al lavoro. Insieme si selezionano e assemblano gli alimenti destinati alle organizzazioni partner territoriali che li distribuiranno alle persone in difficoltà. Tanto cibo buono e sicuro per chi lo riceve», ha commentato Luca, un volontario ospite del Banco Alimentare.

Giornata di volontariato aziendale nella sede del Banco Alimentare del Lazio – Foto da Ufficio stampa


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