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Nessuno volò sul nido del cuculo

Stati Uniti. È la storia di Ola Mae Quarterman, una donna di colore di 53 anni, di cui 32 passati in un ospedale psichiatrico

di Redazione

Un?eroina americana, perduta là, sul nido del cuculo. È la storia di Ola Mae Quarterman, una donna di colore di 53 anni, di cui 32 passati in un ospedale psichiatrico, che ha combattuto per i diritti civili della minoranza nera nel profondo sud americano. Erano gli anni ?60, ad Albany in Georgia; Ola Mae aveva 18 anni ed era riuscita, con molti sacrifici, a frequentare un college che le avrebbe permesso di avere la cultura necessaria per portare avanti la sua battaglia. Era un capo, un?irriducibile lottatrice contro la forte discriminazione imposta dai bianchi. Una volta salì su un autobus pubblico e quando il guidatore le ordinò di sedersi sul retro, lei reagì: «Ho pagato anch?io il fottuto biglietto e mi siedo dove voglio». Trenta giorni di galera e un ostracismo, anche di parte della comunità nera, le impedì di continuare gli studi, di trovare lavoro, di vivere. Nel 1965 ebbe un esaurimento nervoso e la sua vita finì nei labirinti mentali e reali di un ospedale psichiatrico. Venne sottoposta a trattamenti di elettroshock e della guerriera non si seppe più nulla. Fino a oggi, quando un cronista americano è andata a scovarla sul nido: la sua mente è lucida, ma il fuoco che bruciava dentro di lei, lo stesso fuoco per cui era stata rinchiusa, ormai è spento.


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