La Spagna fa il pieno all’ottava edizione del premio internazionale UN-Habitat, un network di istituzioni impegnate a monitorare e valutare le esperienze di sviluppo sostenibile di successo in tutto il mondo. La penisola iberica ha infatti piazzato in classifica due sue città su 12: Barcellona e Noáin in Navarra. Uniche altre iniziative europee presenti nella classifica finale sono quelle della capitale austriaca, Vienna, e di Velingrad in Bulgaria.
Se Noáin ha vinto grazie al suo progetto sul cambiamento del clima, Barcellona è stata premiata per il progetto PA21E (acronimo in spagnolodi The Barcelona School Agenda 21 Programme), dedicato ai servizi sociali. Ma andiamo con ordine.
A Noáin le attività sono cominciate nel 2004. Poco dopo è venuto il Piano energetico per il distretto che copre tutti i servizi della città, e che è attualmente in corso. A seguire la realizzazione di otto impianti di energia rinnovabile nel territorio del comune e un significativo cambiamento nelle tendenze di consumo di energia all’interno del territorio municipale (nel 2006, il consumo di elettricità in questi distretti sono diminuiti del 10%, e nel 2007, del 6%). Inoltre, dal 2003, 169 alberi e cespugli sono stati piantati nella Valle de Elorz.
Alle scuole, invece, è rivolto il secondo progetto spagnolo premiato, quello promosso dal Comune di Barcellona. Lanciato nel 2000, nell’anno scolastico 2009-2010 ha visto la partecipazione di 326 scuole. Al centro delle attività i temi di sostenibilità e ambiente.
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