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Nonostante tutto, il dialogo politico e l’azione diplomatica, devono continuare

«Mettere in atto ogni sforzo per il ritorno al dialogo politico, anche di fronte ad una realtà che sembra renderlo ormai impossibile», la rete Link 2007-cooperazione in Rete, ha lanciato un appello perché il dialogo e l’azione diplomatica non si interrompano. «La guerra colpisce soprattutto le popolazioni ed in particolare le persone più deboli»

di Redazione

Mettere in atto ogni sforzo per il ritorno al dialogo politico, anche di fronte ad una realtà che sembra renderlo ormai impossibile”. La rete LINK 2007 ha lanciato ieri un appello perché, nonostante tutto, il dialogo politico e l’azione diplomatica non si interrompano. Soleterre da 18 anni e WeWorld, Cesvi, Intersos più recentemente e con nuove missioni umanitarie sono attive in Ucraina e amplieranno gli interventi se, come sembra, servirà un ampio aiuto umanitario a comunità e persone in pericolo o sfollate. LINK 2007 aderisce alla Rete italiana Pace e Disarmo e invita tutti a partecipare alle iniziative e manifestazioni per la pace programmate a Roma (sabato 26 febbraio) e in molte altre città italiane.

"Di fronte alla decisione di puntare tutto sulle alleanze militari e sulla minaccia dell’uso delle armi lasciando all’azione diplomatica e politica un ruolo marginale e tardivo, fino all’indebita e allarmante occupazione armata di territori appartenenti ad uno stato indipendente, la rete di Ong LINK 2007
riafferma la necessità di mettere in atto ogni sforzo per il ritorno al dialogo politico, anche di fronte ad una realtà che sembra renderlo ormai impossibile.

La guerra colpisce soprattutto le popolazioni ed in particolare le persone più deboli, con distruzioni, morti, ferite, sopraffazioni, sfollamenti, alimentando al contempo odi e rancori che rimangono a lungo indelebili.

L’abbiamo visto e vissuto direttamente in questi ultimi decenni in tante aree di conflitto armato e di guerra dove milioni di persone sono stati colpite e dove nulla è stato risolto, abbandonando intere popolazioni al loro triste destino. Le Ong di LINK 2007 e tante altre Ong sono state e continuano ad
essere al loro fianco, portando continuamente quel messaggio di pace che è stato loro negato.

La guerra, possiamo affermarlo con la certezza di quanto abbiamo vissuto, non risolve mai nulla. E’ stata impressionante la cecità dei decisori politici che, pur sapendolo, vi hanno ricorso negli anni passati, come foglia di fico che nascondeva in realtà l’incapacità di affrontare i problemi con il dialogo e la costante e tenace azione diplomatica, nella comprensione reciproca delle ragioni altrui.

Da tempo Ong di LINK sono operative in Ucraina e continueranno la loro azione di presenza solidale e umanitaria anche in questo difficile contesto, a fianco di organizzazioni della società civile e delle popolazioni più bisognose".

Credit Foto Sintesi

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